Donne e tumori: una indagine valuta l’importanza dello spazio di bellezza
REGINA ELENA: CURA DELL’ ASPETTO FISICO E TERAPIA ONCOLOGICA, UN BINOMIO DA NON SOTTOVALUTARE
Il 90% desidera apprendere tecniche di trucco correttivo e l’86% giudica lo spazio di bellezza utile e indispensabile
Al via le lezioni di make-up dal progetto “Insieme più belle”
Due paraventi, un mazzo di orchidee, uno specchio e tanto colore. Dall’avvio del progetto “Insieme più belle”, nell’ottobre 2015, sono 1000 le pazienti che hanno usufruito dello spazio trucco per sentirsi più belle mentre lottano contro la malattia. Un angolo rosa, nella sala d’attesa del Day Hospital dell’Oncologia Medica 1 dell’Istituto Regina Elena (IRE) di Roma, rappresenta una parentesi di serenità tra visita e terapia oncologica, per ritrovare quell’immagine di donna offuscata dai disagi estetici dovuti ai farmaci. Un sondaggio ha analizzato la percezione e il significato di tale spazio e dal 12 Aprile, avrà inizio un ciclo di lezioni di gruppo di make-up per apprendere i “segreti” di bellezza tra amiche in terapia. Seguiranno altri due appuntamenti il 10 Maggio e il 14 Giugno, alle 14:00.
Il questionario di valutazione, a cura di Alessandra Fabi, oncologa IRE e di AMOC Onlus, ha coinvolto un campione di oltre 80 donne in terapia ed è emerso che circa il 70% delle donne che partecipa al progetto, ha tra i 41 e i 60 anni. Il 90% delle pazienti è in chemioterapia. La causa? tumore al seno nel 77% dei casi.
E’ stato chiesto a queste donne quali fossero gli effetti collaterali della chemioterapia che provocano loro maggiore disagio psicologico: caduta dei capelli, stanchezza e nausea occupano i primi posti. L’8% delle pazienti ha segnalato allergie sulla pelle del viso e del corpo. Il 60% delle donne ritiene importante la cura del proprio aspetto fisico nel corso delle terapie e il 33% lo considera un aspetto indispensabile. L’attenzione è focalizzata su trucco, pelle e capelli. Recupero della propria immagine, orgoglio del proprio aspetto, sensazione di benessere e maggiore determinazione nel proseguimento delle cure sono le sensazioni che provano le pazienti guardandosi allo specchio dopo una seduta di make-up.
Il 90% delle donne intervistate considera utile l’apprendimento delle tecniche del make-up correttivo: una percentuale così alta che l’organizzazione di lezioni di trucco di gruppo è stata una ovvia conseguenza!
Le volontarie make-up artist con modo garbato e discreto sollecitano le signore in attesa della terapia a dedicarsi un po’ di tempo, accogliendole e mettendo a disposizione la loro professionalità unita ad una solidarietà tutta al femminile.
“La maggior parte delle pazienti intervistate, – evidenzia Alessandra Fabi – l’86% per l’esattezza, giudica utile e addirittura indispensabile lo spazio “Insieme più belle” inserito nel percorso di cura oncologica. I risultati del questionario di valutazione sono stati molto positivi. Una ulteriore prova di quanto il benessere psicologico e il sorriso davanti allo specchio alimentino, durante il percorso di cura, la forza dentro di sé.”
Le associazioni di volontariato ARVAS, AMSO ed AMOC Onlus che operano negli Istituti promuovono molti servizi ed iniziative per la cura del benessere di donne e uomini.
C’è il “Punto Passa Parrucca”, con la distribuzione gratuita di parrucche donate da chi non ne fa più uso a tutte le pazienti che lo richiedono, “rimesse in forma” e sterilizzate; sono anche disponibili bandane e copricapi realizzati con tessuti freschi e privi di sostanze chimiche. Un barbiere il mercoledì e il venerdì mattina è al servizio dei signori ricoverati e per le signore è disponibile su richiesta la parrucchiera.
Sempre per il benessere psico-fisico il lunedì pomeriggio è dedicato alle lezioni di yoga dei volontari della Federazione Italiana Yoga, e la sera cinema per tutti nell’atrio principale.
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