Secondo un allarme lanciato sul web, circa 350 daini sarebbero a rischio uccisione per contenerne la popolazione ma l’Ente Parco nega. LNDC scrive al Direttore per avere delucidazioni ed è pronta a intraprendere azioni legali per tutelare gli ungulati.
Nei giorni scorsi l’ex sindaco di Ponza, Piero Vigorelli, ha lanciato un allarme relativo ai daini del Parco Nazionale del Circeo. Secondo quanto affermato da Vigorelli, l’Ente Parco si starebbe preparando a una vera e propria mattanza di almeno 350 animali che starebbero minacciando la biodiversità e l’ecosistema dell’area protetta essendo in sovrannumero. Non si è fatta attendere la replica dell’Ente in cui assicura che nessuno sparerà agli animali ma che verranno adottati criteri scientifici e gestionali coerenti con le finalità dei Parchi.
“Ho scritto personalmente al Direttore del Parco esprimendo soddisfazione per la risposta ma al tempo stesso chiedendo chiarimenti sui metodi che pensano di adottare”, fa sapere Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection. “Ho fatto anche presente che siamo comunque pronti a utilizzare ogni mezzo legale a nostra disposizione per impedire quella che potrebbe essere una vera e propria mattanza, se l’allarme lanciato dall’ex sindaco Vigorelli fosse veritiero.”
“È inaccettabile che questi poveri animali paghino per l’ennesimo errore commesso dall’uomo. I daini, infatti, furono introdotti nel Parco negli anni ’50 per un progetto di ripopolamento che, evidentemente, non è stato tenuto sotto controllo come necessario se ora la popolazione è diventata eccessiva e realmente minaccia altre specie o la vegetazione. Aspettiamo con urgenza una risposta dal Direttore del Parco e, alla luce dei suoi chiarimenti, valuteremo con attenzione il da farsi”, conclude Rosati.
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