Una trasmissione priva di buon senso, con il conduttore tristemente complice di chi ridicolizzava e insultava i vegani.
Rosati: solita TV in cui si offende e si urla senza alcun rispetto, inutile prestarsi a questo gioco al massacro. Si finisce per parlare di “vegani contro onnivori” perdendo di vista le vere vittime: gli animali.
Durante l’ultima puntata della trasmissione televisiva “Dritto e Rovescio”, condotta da Paolo Del Debbio, si è tenuto l’ennesimo vergognoso attacco al mondo animalista e vegano da parte di una cricca di persone – capitanate proprio dal conduttore – evidentemente prive del tutto di empatia e rispetto per la vita. La cattiveria di certa gente è stata pienamente dimostrata dalla violenza verbale di personaggi come Vissani e Cruciani, a cui purtroppo viene ancora dato spazio a parlare di argomenti di cui chiaramente non possono capire nulla in quanto sprovvisti di una benché minima sensibilità.
“Fortunatamente non avevo visto la trasmissione in questione perché non seguo un certo tipo di TV”, afferma Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection. “La puntata però mi è stata segnalata da numerosi cittadini, sono andata a guardarla online e l’ho trovata quanto meno grottesca. Il conduttore era chiaramente schierato contro i vegani presenti in studio e, da come si è svolto il dibattito, è apparso evidente che l’obiettivo era quello di ridicolizzare e offendere gli attivisti impegnati a difendere la vita degli animali.”
“Sulle castronerie dette da Cruciani e Vissani non voglio nemmeno soffermarmi perché sarebbe troppo facile, ma condanno fermamente lo ‘stile’ del conduttore Del Debbio che non ha neanche tentato in alcun modo di arginare la violenza verbale con cui si sono rivolti a chi cercava di portare avanti un’idea di uguaglianza e rispetto” continua Rosati.
“Purtroppo viviamo in un periodo storico in cui la violenza verbale è stata completamente sdoganata, anche e in primo luogo da alcuni politici, e prestarsi a questo gioco al massacro secondo me è controproducente perché questi sono dei professionisti dell’insulto e della derisione. Inoltre, in questi dibattiti, la discussione diventa sempre ‘vegani contro onnivori’, mettendo al centro come sempre l’uomo e perdendo di vista quello che è davvero il problema: la vita degli animali che vengono torturati e uccisi”, conclude Rosati.
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