Un cane dolce e socievole, nonostante il suo triste passato, che ha dovuto aspettare tanto per avere finalmente il suo happy ending ma finalmente è arrivato.
Ora potrà vivere una vita vera, in una casa e circondato da tutto l’amore che merita.
Chi segue l’operato di LNDC, sa quanto l’associazione si sia impegnata in prima persona nel sequestro del Dog’s Hostel di Trani.
Un vero e proprio lager dove tantissimi animali venivano detenuti in condizioni disumane, senza alcun tipo di cura e senza le minime accortezze di base.
Coinvolgendo il Ministero della Salute, LNDC ottenne il sequestro di tutti gli animali e si prese in carico la loro custodia giudiziaria, grazie alla rete di Sezioni che li accolsero un po’ in tutta Italia e all’intervento diretto del nazionale che ne ospitò alcuni in pensione.
Uno di questi era proprio Crick, un cane molto dolce e fortunatamente in salute che per diversi anni è stato accudito in una pensione privata grazie al supporto del nazionale di LNDC ma la ricerca per trovargli una famiglia amorevole e una vera casa dove passare gli ultimi anni della sua vita non si è mai fermata.
Finalmente, qualche settimana fa, la buona notizia: Crick ha lasciato la pensione per vivere serenamente una vita vera, fatta di giochi, di coccole, di passeggiate e di amore.
“Molti dei cani strappati a quel lager sono purtroppo talmente traumatizzati e diffidenti che sarà molto difficile trovare per loro un’adozione”, fa sapere Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection.
“L’importante però è che ora siano quanto meno in mano a volontari che fanno di tutto per dargli ciò di cui hanno bisogno e lavorano per vincere la loro diffidenza ogni giorno. Crick in realtà è sempre stato abbastanza socievole e infatti non ci spiegavamo come mai la sua occasione non arrivasse. Evidentemente il suo destino era aspettare un po’ di più ma trovare alla fine una casa speciale”.
“Voglio ringraziare quindi personalmente la splendida adottante di Crick per avergli dato una nuova occasione di essere felice. Lui, come tutti i cani ancora rinchiusi in canili e rifugi, merita di vivere appieno e con entusiasmo, di correre libero e felice, e di tornare in una casa calda e accogliente anziché in un freddo box”, conclude Rosati.
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