Un team internazionale di volontari, coordinato da due associazioni italiane, ha salvato una delfina in Iran
Kasya, che rischiava di morire sola nel delfinario chiuso di Teheran, è ora con i suoi simili nel Kish Dolphin Park
Kasya, la delfina che stava morendo di solitudine nel Milad Tower’s Dolphinarium di Teheran ormai dismesso, è giunta nella sua nuova casa, il Kish Dolphin Park, a Kish Island, al largo della costa meridionale dell’Iran, nel Golfo Persico.
Al termine di un anno di sforzi titanici, mediazioni e tentativi andati a vuoto, dopo una petizione su Change.org, promossa da Thomas Moreau di YouCare France, e raccolte fondi a livello internazionale, finalmente Kasya è in salvo.
Il merito di questo risultato va all’energia del veterinario Massimo Vacchetta, del Centro recupero ricci La Ninna (di Novello, CN), noto per il suo impegno a protezione dei ricci e dell’ambiente, alla volontà di Carmen Aiello dell’associazione Salviamo gli Orsi della luna; alla disponibilità del veterinario iraniano Amir Shirazin, direttore dell’Iran Caspian Seal Conservation Center; all’abnegazione del veterinario russo Ivan Zatsepilov, che si è preso cura della delfina, all’interno della struttura di Teheran; alla preparazione del veterinario italiano Marco Campolo e del collega spagnolo Manuel Garcia Hartmann che hanno dato il loro importante contribuito e continueranno a occuparsi di Kasya a Kish Island; all’attenzione del Consolato iraniano a Milano, nelle persone del diplomatico Daryoush Sowlat e del segretario Mohammad Siahjani; all’impegno della famosissima attrice iraniana Mitra Hajjar, all’efficienza delle volontarie italiane Silvia Bianco, Emanuela Novati e dell’attivista russa Venera Gumerova, alla collaborazione del proprietario Homayonreza Shahbazkia.
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