Oggi più che mai è necessaria questa “Giornata della Memoria”
per non dimenticare e, soprattutto, per ricordare alle nuove generazioni come a volte l’uomo può scendere a livelli di disumanità, violenza e mancanza del rispetto dei più elementari diritti umani….
Mettendo da parte ogni ideologia politica in questa giornata dobbiamo tener presente che il nazifascismo per rincorrere la chimera dell'”arianizzazione” della specie oltre a trucidare, violentare, perseguitare rastrellando e deportando gli ebrei nei campi di concentramento, ha usato la stessa malvagità anche contro i disabili, i rom, i sinti e finanche gli omosessuali …
Oggi, nel 2019, stiamo assistendo a qualcosa che si avvicina molto a ciò che accadde nel secolo scorso perchè, a prescindere dall’opinione che si ha o meno di accogliere i migranti africani in cerca di una prospettiva di vita migliore, le carceri libiche in cui vengono “trattenute” le persone prese sui barconi o che si apprestano a fare il loro viaggio della speranza, sono dei veri e propri lager dove vengono ammassati in modo promiscuo migliaia di essere umani senza luce, senza acqua sottoposti a violenze e torture, mentre le donne vengono stuprate dalle guardie carcerarie che le mettono incinta facendole partorire i loro bambini (frutto della malvagità umana) in condizioni igieniche spaventose al punto che molti di questi neonati non superano il primo anno di vita…
Ormai ne sono rimasti pochissimi di testimoni oculari come Liliana Segre (una delle vittime della Shoah sopravvissuta del campo di concentramento di Auschwitz) quindi è compito nostro e della storia mantenere alto il livello di attenzione per prevenire ed evitare che queste atrocità si ripetano!
Ecco la lettera pubblica agli studenti per il giorno della memoria di Liliana Segre
Cari ragazzi,
questo è un anno dalla doppia ricorrenza, le orrende leggi razziste e, fortunatamente, dieci anni dopo, l’entrata in vigore della Carta fondamentale. Il filo rosso che le unisce è l’articolo 3, quel Manifesto dell’eguaglianza e della dignità umana che deriva direttamente dalla rivoluzione francese. Poche righe che cancellano in un solo istante venti lunghissimi anni di dittatura. Con la Costituzione repubblicana siamo entrati tutti, uomini e donne di ogni ceto, nell’età dei diritti. È solo attraverso l’attuazione ed il rispetto della nostra Costituzione che possiamo garantire una buona manutenzione della nostra Democrazia. Come dicevano i nostri padri costituenti la Carta è la base della legalità repubblicana.
Quale miglior viatico dunque per voi giovanissimi ragazzi e ragazze che l’invito alla lettura e, auspicabilmente, al rispetto della nostra Bibbia Laica? La mia storia personale di testimone della memoria nell’ultimo anno è diventata di dominio pubblico con la mia nomina a Senatrice a vita da parte del Presidente della Repubblica. Il mio cammino è iniziato trent’anni fa il giorno in cui ho pensato di rompere il silenzio sulla Shoah. Un Paese che ignora il proprio ieri non può avere un domani. La Memoria è un bene prezioso e doveroso da coltivare. Sta a noi farlo. A che serve la memoria? A difendere la democrazia.
Un carissimo saluto a tutti voi e auguri di buon lavoro.
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