Primo grande raduno all’insegna del “Ricominciamo”
Tutto è cominciato grazie alle sei promotrici Emma Amiconi, Tatiana Campioni, Francesca Barzini, Valeria Grilli, Roberta Bernabei e Martina Cardelli che hanno aperto il gruppo Facebook “Roma per tutti tutti per Roma” che in pochissimo tempo ha raggiunto oltre 22.000 iscritti.
Il gruppo è nato in seguito ad un incontro di alcuni degli iscritti a questa pagina e fondatori a metà maggio 2018 col desiderio di far sentire la voce di liberi cittadini che non si sentono rappresentati dalla disastrosa gestione di Roma. Opporre la voce dei semplici cittadini all’ignoranza intesa proprio come totale assenza di conoscenze specifiche necessarie a gestire una città complessa come Roma. “Ci lamentiamo, ma poi spesso non facciamo nulla. Vogliamo attirare l’attenzione dei media, anche stranieri, sulla precaria situazione in cui ci troviamo. Siamo in una fase progettuale e le idee di tutti saranno bene accette.” Questo potete leggere sull’anteprima di presentazione del gruppo. Le promotrici pur sapendo che il gruppo è politico ci tengono a precisare che è apartitico, quindi senza nessuna bandiera o ideologia con il solo scopo di trovare soluzioni per cambiare rotta ai destini della capitale che negli ultimi mesi sembra aver toccato la vetta massima di degrado.
E dopo una riunione all’Ambra Jovinelli per conoscersi e scambiare opinioni si è deciso il raduno tenutosi sabato 27 ottobre alle ore 10,30 in Piazza del Campidoglio ben promosso e sostenuto da tutti i media.
Non ci si aspettava una grande adesione e invece circa 5000 persone provenienti dalla società civile e dall’associazionismo hanno letteralmente occupato la piazza e la scalinata del Campidoglio, merito forse anche del video significativo che in breve è diventato virale sui social con le immagini di una Roma stuprata e la colonna sonora della canzone “Ricominciamo” di Adriano Pappalardo. “Nun te Raggi più” o “Raggi, ti venisse un Raggio di luce in quel cervello buio”, e ancora “Tutti per Roma, Roma per tutti” “il vento è cambiato e sa di mondezza”, “Basta movida, basta monnezza, torni a Trastevere la sua bellezza”, “Raggi una buca ti inghiottirà”: sono alcune delle fantasiose scritte sui cartelli esposti dai manifestanti intervenuti in Piazza del Campidoglio per partecipare al sit-in del coordinamento anti-degrado “Roma dice basta”.
Personalmente ho partecipato riscontrando presenze di sinistra come di destra, ma anche semplici cittadini stanchi di vedere la città così malmessa. Al coro di “Raggi vattene” i manifestanti hanno chiesto a gran voce le dimissioni della prima sindaca donna di Roma. Con alcuni iscritti Pd la presidente del I Municipio Sabrina Alfonsi spiega che Raggi “dovrebbe dimettersi non per reati ma per incapacità manifesta”. Nessun volto noto della politica cittadina, a parte l’onnipresente Ministro Carlo Calenda, con figli al seguito e il radicale Riccardo Magi.
Ovviamente la sindaca Raggi se ne è ben guardata dall’incontrare questa marea di persone venute in sostanza a reclamare irregolarità come l’immondizia, la sporcizia, i parchi e i giardini non curati, gli alberi abbattuti e mai ripiantati, la presenza in città di animali alloctoni come cinghiali, gabbiani, topi, zanzare e i due grandi casi riguardanti la viabilità delle due rappresentanze dei casi “Multopoli di Via di Portonaccio” e del Restringimento del viadotto della Magliana!
Ma la sindaca ha risposto su Facebook con questo tono di cui pubblichiamo solo il primo stralcio…
“C’erano Lorenzin, Calenda e tutta la “vecchia” guardia del Pd. Mancava soltanto il conte Gentiloni che però, da Firenze, non ha fatto mancare un tweet di partecipazione.
Dalle immagini li ho riconosciuti subito. Non era difficile. Erano gli stessi volti provati e stanchi, le stesse chiome bianche della precedente disastrosa manifestazione di rilancio del Pd in piazza del Popolo.
Gli stessi volti che non abbiamo mai visto in periferia. Gli stessi volti bastonati di chi è scomparso alle ultime elezioni. Ho visto vecchi politici che rivogliono la poltrona e rappresentano soltanto se stessi: il partito con uno zoccolo duro al centro di Roma e ormai scomparso nel resto della città…..”
Forse una domanda sul perchè tante persone siano scontente avrebbe potuto porsela o almeno avrebbe potuto avere dei toni più umili e magari ammettere anche qualche resposabilità. Oltretutto non ha guadagnato in simpatia definendo “chiome bianche e volti bastonati” una parte di suoi concittadini che forse hanno il solo torto di aver osato sfidare la regina delle inaugurazioni di piccoli lavori condominiali!
Il resto ve lo risparmiamo perchè sono solo autocelebrazioni da bassa propaganda politica…ma per dovere di cronaca questo è il link https://www.facebook.com/virginia.raggi.m5sroma/
Le promotrici propongono questa iniziativa come antidoto al populismo. Partecipazione civica vera, al posto di semplici ‘click’.
Prossimo appuntamento a novembre, per saperne di più iscrivetevi alla pagina facebook
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