Il teatro ai tempi del Corona.
Ho visto Alessandra sul palco in ‘Stringimi che fa Freud’, commedia brillante e spiritosa, lei neanche a dirlo brava.
Poi ho continuato a seguirla sul web, esilarante nei video del periodo quarantena in cui ironizza sui vari reality impersonando varie tipologie di persone, tutte con una loro sfumatura divertente che portano il suo tocco.
Poi i suoi monologhi, in alcuni traspare sempre un vellutato sarcasmo nei passaggi drammatici, credo sia proprio una sua prerogativa. Quello a cui lei tiene di più e a ben donde è ‘Penelope’, sotto i link dei suoi lavori, di questa poliedrica artista.
Ottima panacea per alleviare le nostre ore di reclusione strappandoci sorrisi a profusione.
Conoscimola.
Alessandra Merico
Nasce a Maglie (Le) nel 1986 ma cresce a Bologna fino all’età di 19 anni. La passione per il teatro la porta a Roma dove nel 2012 si diploma all’ “Accademia Internazionale di Teatro”.
Nel 2016 prende parte ai corsi di perfezionamento come “ATTORE PERFORMER” e di ”SCRITTURA SCENICA PER ATTORE PERFORMER” tenuti dal CUT (centro universitario teatrale) e dal Teatro Stabile dell’Umbria.
Nel 2013 vince il “Teglio teatro festival” in Valtellina con il suo spettacolo “ODI A SE. Soliloqui e dialoghi di solitudini nell’Odissea” insieme al collega Giuseppe Zonno.
Collabora con diversi artisti, tra cui: Michele Placido, Valerio Massimo Manfredi, Sebastiano Somma e Athina Cenci.
Nel 2016, per Rai fiction, produzione Endemol, prende parte a “Scomparsa” regia di Fabrizio Costa. Tra le altre cose: nel 2016 è in scena con “Ritratti di Signora” insieme a Guenda Goria, Francesca Nunzi, Jonis Baschir e Claudia Ferri per la regia di Vanessa Gasbarri e “Affetti stretti” con Silvia Quondam e Barbara Cerrato.
Nel 2017 pubblica “Contro Venere” una raccolta di poesia edita da “I quaderni del Bardo” di Stefano Donno. Sempre in quell’anno comincia il suo percorso come monologhista comica all’interno del collettivo Monolocale con la direzione artistica di Daniele Coscarella.
Nel 2018 scrive (insieme ad Enzo Casertano) e interpreta“Non ti vedo da vicino” e nel 2019 scrive e interpreta “Stringimi che fa Freud” con Patrizio Cigliano, Alessandro Salvatori e Vanina Marini, entrambi per la regia di Vanessa Gasbarri. Nel 2019 vince il primo premio “Sipari di Periferia” istituito dalla Regione Puglia con il suo monologo “Penelope. L’abitudine di restare.”
Attualmente continua il suo doppio percorso di autrice e attrice utilizzando la sua quarantena per creare dei video divertenti su internet. O almeno ci prova.
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