TEATROVID-19
Il teatro ai tempi del corona
Gli Psicomici
Al: ‘Primo Piano’ Ristoteatro
Ben cinque comici per questa serata di fine agosto al Teatro ‘Primo Piano’.
Di questo nutrito gruppo fa parte anche quell’ adorabile pazzerella di Luisanna Vespa e, considerato che da casa mia per arrivare a questo spazio teatrale mi basta attraversare la strada…che fai non ci vai?
La serata prevede oltre al semplice ingresso allo spettacolo, anche l’opzione spettacolo più cena a menù fisso, ma visti i miei trascorsi bagordi estivi seppur a malincuore, mi vedo costretto ad astenermi dalla seconda possibilità.
Ho subito una vera e propria tortura al passaggio di quelle profumate portate…
Meglio distrarsi concentrandosi sul luogo: davvero confortevole, invitante e fresco grazie anche alla complicità di un gradevole venticello estivo.
Come già detto sono qui per Luisanna avendola apprezzata in passato, ma certo non disdegno di poter conoscere ed apprezzare anche i suoi colleghi maschietti:
Emanuele Ravoni
Pierpaolo Mastroianni
Lorenzo Di Filippo
Edoardo Licata
Apre l’istrionica Luisanna, principessa della risata e della simpatia. Grazie alla sua professionalità e alla sua esperienza si erge subito a faro della serata.
Madrina e dama d’onore, saprà ben gestire il suo doppio ruolo: quello di presentatrice e di cabarettista.
Prepotentemente con la sua schiettezza si impadronisce subito del palco.
Dopo qualche sagace battuta ci presenta Edoardo Licata in veste di ospite speciale.
Emanuele con il suo personale approccio si rende immediatamente simpatico riuscendo a coinvolgere dopo poche battute il pubblico presente.
I temi che tocca sono: l’amore, il sesso, la palestra e il suo rapporto con essi, tutto ovviamente in chiave ironica.
Edoardo sfrutta goliardicamente e sapientemente le risposte del pubblico che prende di petto con le sue provocatorie domande, dimostrando così di sapersi muovere degnamente nell’ambito dell’improvvisazione.
Bravo ad aprire e a chiudere il suo show in questa unica apparizione sfruttando il poco tempo a sua disposizione.
E’ chiaro che non vuole monopolizzare la serata e neanche rubare spazio ai suoi colleghi, si esibisce così in un apprezzabile concentrato di comicità.
Ho parlato con Edoardo prima e dopo lo show, è uno di quegli artisti che sale sul palco per il piacere di farlo. Prende ogni serata come una sfida con se stesso e con il pubblico con lo scopo di migliorarsi.
Andando in scena sa che l’imprevisto è in agguato; solo grazie alla sua bravura e alla sua esperienza acquisita in posti come questo, può uscire da quei momenti imbarazzanti o difficili in cui le sue battute istintive al pubblico lo portano a trovarsi.
Vuole crescere come artista e ad ogni serata tira le somme del lavoro svolto analizzandolo criticamente. Apprezzabile.
È il turno degli altri:
Emanuele, Pierpaolo e Lorenzo si avvicendano tra loro proponendo personaggi strampalati sempre sotto l’egida della bravissima Luisanna:
Si comincia con un improbabile venditore che suonando il suo tamburello intervalla uno spot all’altro proponendo assurde vendite che riportano alla mente quelle di Bruno Arena e Max Cavallari con il loro duo ‘I Fichi d’india’. Lo rivedremo in seguito, per ora lascia il posto ad una sorta di colto scimmione che gioca con il pubblico proponendo assurde e buffe domande di geografia con cui diverte i presenti.
Entra poi Luisanna che smettendo momentaneamente i panni di presentatrice segue il filone della serata proponendoci un ironico e divertente racconto della sua vita da attrice.
Anche lei non vuole togliere spazio agli altri e ci dà solo un assaggio delle sue grandi capacità.
I comici continuano ad avvicendarsi tra loro proponendo sempre più assurdi personaggi: è il momento di un discutibile giornalista che propone strampalate notizie ricche di freddure e strafalcioni che riportano alla mente quelle dello sconclusionato Luca Giurato.
Luisanna appare di nuovo, stavolta nei panni di Speranza, una ragazza depressa.
Parliamo del suo personale cavallo di battaglia, un esilarante personaggio che cerca vanamente di suicidarsi incappando continuamente in imprevisti e situazioni paradossali divertentissime. Gustosa!
Arriva poi il macho, un vero esaurito, questo a causa della sua incapacità di gestire il suo rapporto con una moglie e dei figli ingovernabili.
Come se non bastasse è succube del suo…’membro’ insaziabile, un divertente sketch.
A fine spettacolo il comico mi ha rivelato che questo personaggio è il frutto delle sue esperienze personali… mi auguro siano state volutamente esasperate solo per farci sorridere!
Esilarante la performance del Freddy Mercury dei poveri, più che altro una sorta di fornaio stonato, il suo canto sguaiato dura assai poco, viene infatti subito ‘Freddato’ per la fortuna dei nostri padiglioni auricolari da Luisanna.
Nuova scenetta: due amici al cellulare discorrono tra loro della vita e delle sue amarezze, una delle tante conversazioni telefoniche che ci capita inavvertitamente di ascoltare in strada, in realtà tante chiacchiere per non dire nulla, ma farcite con simpatiche battute, sproloqui e fraintendimenti divertenti.
Carmina Burina è forse il più orrendo personaggio della serata, uno di loro con parrucca ed abiti femminili impersona una signora goffa e assai ‘burina’, che cantando a cappella e intonando i Carmina Burana ci racconta ironicamente il suo rapporto con il marito… simpaticamente orrenda!
Insomma uno spettacolo improntato su un potpourri di situazioni paradossali costruite con l’intento di divertire il pubblico.
I nostri si impegnano assai, gliene rendo atto, nonostante qualche indecisione, qualche pausa forse troppo lunga e qualche incertezza, sono godibili.
A mio modesto parere questi simpatici ragazzi sono ancora un po’ acerbi sotto alcuni aspetti necessitando di una maggiore esperienza.
Certo un pubblico con un piatto davanti è più distratto di quello su una poltrona concentrato sullo spettacolo con il quale si può stabilire un miglior feeling.
Loro si sono impegnati animosamente cercando di imbrigliare l’attenzione dei presenti in questa difficile situazione e questo è giusto evidenziarlo.
Sono convinto che la loro passione li porterà a maturare se ‘useranno’ come credo i loro prossimi spettacoli per accumulare altra esperienza atta ad aggiustare il tiro, riordinare il loro repertorio e conquistare maggior sicurezza così da divenire i padroni della scena.
Alla fine una piacevole serata romana, per me e per la cinquantina di presenti allietata da questi mattacchioni psicopatici, appunto gli Psicomoci, divertenti e simpatici.
Dai ragazzi!