Teatro Marconi
Rassegna estiva
Di e con Fabrizio Gaetani e Marco Capretti.
Lo spettacolo ci avrebbe dovuto portare in un viaggio nel passato e poi nel futuro per analizzare vizi e virtù, mode e tormentoni della nostra società, e in parte questi due pazzoidi geniali lo fanno, ma da folli quali sono, con le loro notevoli ed evidenti capacità di improvvisazione spaziano e cambiano in parte l’indirizzo dello spettacolo, in cui comunque rimangono questi cenni e richiami.
Chi li conosce sa che sono estrosi, spontanei, dinamitardi, e amano andare a braccio, palpando l’arto del pubblico; buttano l’esca, vedono la reazione della sala e ci giocano divagando come meglio possono. E lo sanno fare alla grande!
I due artisti hanno una spiccata personalità che li contraddistingue: Marco si presenta più sobrio e serioso, Fabrizio più esuberante e goliardico; questo mix crea dinamiche che oltre ad esaltare le proposte del singolo, divertono con gli approcci differenti.
La serata di oggi è piena di aneddoti realistici, raccontati in maniera molto divertente attraverso gestualità e mimiche uniche.
I nostri due simpatici ed ispirati genietti ci raccontano situazioni attuali e passate strizzando l’occhio al prossimo futuro, che secondo la loro visione non avrà un grande impatto sulla personalità umana. Ci intrattengono con la loro comicità ed ironia intelligente in questa calda serata di luglio, rinfrescandoci con la loro valanga di battute e trovate.
Il pubblico non sta solo a guardare, ma viene coinvolto dai due grandi artisti, che sanno come divertire la platea.
Riempiono lo spettacolo di paradossali situazioni comiche e ci mettono davanti all’evidenza dei fatti: ogni epoca risponde alle stesse dinamiche, ciò che cambiano sono gli strumenti usati ma non i modi di fare e i costumi, ma soprattutto le mentalità.
Tutto è raccontato in chiave irriverentemente ed estremamente comica, a prescindere dall’epoca degli aneddoti.
Marco e Fabrizio li conosciamo, sono ciclonici, spesso lavorano assieme e questo gli ha fatto sviluppare una sorta di simbiosi artistica efficace e inossidabile.
Li presenta amichevolmente Fabrizio Giannini, mentre entrano con la musica di “Ufo robot”. Dopo la “conta” per chi inizia, parte Marco con molteplici argomenti: la sua giornata al mare in uno stabilimento popolato da individui non proprio raccomandabili e tatuatissimi, con tanto di divertente spiegazione sul significato di questi simboli tribali, spesso neanche conosciuti da chi li porta; si passa poi alla dieta, dopo l’imbarazzante prova costume; la convivenza con la sua ragazza animalista e le conseguenze di una cena al ristorante vegetariano; irresistibile il racconto sulla fissazione della compagna per mutande, slip e perizoma.
Marco scalda, intrattiene, diverte, coinvolge, piace.
Poi è la volta di Fabrizio, che parte con una digressione sugli anni ’80. Da una valigia estrae i “corpi del reato” che ci hanno accompagnato ridicolizzandoci in quegli anni: dalle orrende ciabatte della Champ, alle espadrillas, scarpe di tessuto colorato che stingevano colorando i piedi, agli orribili sandaletti da scoglio trasparenti.
Simpatico e tenero il suo rapporto con la nonna, di cui ci racconta esilaranti aneddoti. Ci ricorda poi degli eccessi alimentari durante la pandemia, per passare a descrivere le abnormi differenze fisiche e comportamentali tra i bagnini italiani di Ostia e quelli americani di Bay Watch, proseguendo con simpatici aneddoti sui romani in spiaggia e le loro singolari abitudini. Poi c’è il tema della coppia con le immancabili difficoltà di comunicazione tra uomo e donna e i divertenti battibecchi.
Dopo un divertentissimo elenco di nomi storpiati ed improbabili di farmaci, si passa alla serata al ristorante; prima quello cinese, poi quello indiano e infine quello della cucina romana, gestita però da un folle rumeno che si è discutibilmente adattato alle nostre usanze culinarie. Per finire parlando ancora di cibo, Fabrizio ci racconta buffi aneddoti sul “cornettaro” notturno e gli strambi clienti che lo frequentano. Divertentissimo.
Ma non è finita! Rientra Marco per il gran finale, e ci racconta di “You answer”, un sito di domande e singolari risposte che riporta alla mente quelle assurde pubblicate sul sito “Bastardi dentro. com”. Con questo colpo di grazia, l’umanità viene stesa al tappeto e termina così lo spettacolo tra risate ed applausi meritatissimi.
Ho trovato la serata assai divertente e irresistibile. Devo dire mi sono alzato dalla sedia assolutamente soddisfatto e contento. Marco e Fabrizio sono rivitalizzanti come il Polase. Freschi e spumeggianti come una bibita energetica che ritempra corpo, mente ed anima e che andrebbe assunta di tanto in tanto. Anzi, il più spesso possibile!
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