TEATROVID-19 (l’energia e la forza del teatro)
Teatro Portaportese
Gaetano Aiello
20/21/22 gennaio
Una voce nell’aria. Un sudario per terra e un corpo cui rendere omaggio. Quel corpo ha avuto più di un nome. Sacrificio e amore in una guerra immortale, i personaggi di Omero sono destinati ad incontrarsi in ogni conflitto che la guerra offre. Archetipi dal nome dimenticato. Non tutti sono tornati da quella città. Il sangue e le urla di quegli uomini pesa su molte coscienze, qualcuno deve pagare…qualcuno deve restare per raccontare. Nella guerra scatenata contro quella città ognuno ha la sua colpa. Ma ognuno pretende ragione. E nella ragione, muoiono gli innocenti.
Il teatro è rito, il rito è condivisione : Un passaggio tra mondi visibili ed invisibili, in cui voci, suoni e personaggi si muovono, che abbatte il semplice tasto e le barriere cui ormai siamo abituati. Il pubblico è personaggio, un coro e un singolo attorno a una voce, attorno a un compito.
Poema non solo della forza ma anche dell’amore, un amore che richiede il più alto dei tributi:Come Ifigenia viene sacrificata dal padre per poter partire, così Priamo bacia le mani del proprio assassino per riavere il corpo del figlio.
Il testo , inedito ma che non cela omaggi alla grande poesia, è stato curato per mandare un messaggio che risuoni dritto allo spettatore: Parole al servizio di un veicolo e non di un altare.
Patroclo, Priamo, Ettore: Uomini legati dalle stesse mani sporche di sangue di sembianza divina. La forza vuole prevalere, annientare, ma l’amore guida fino all’estremo sacrificio; Ingenuo, paterno, glorioso, patriottico, coscienzioso.
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