“Illusionitech”

TEATROVID-19 il teatro ai tempi del Corona e oltre

Spazio Rossellini

di e con Andrea Sestieri.

All’interno del Roma Live Arts, progetto organizzato da Associazione culturale Xenia in collaborazione con Artenova e con il sostegno di MiC e Roma Capitale, si svolgerà questo nuovo spettacolo del simpatico e bravissimo illusionista in grado di incantare il suo pubblico e non solo i bambini.

Andrea Sestieri è una persona adorabile, ricca di inventiva e appassionata, amante del suo lavoro, in grado di trasmettere la sua grande passione al pubblico. È adorato dai bambini ma anche da mamme e papà, non solo per la sua bravura, ma anche per la sua dolcezza e per la semplicità.

Bello, ben pensato lo Spazio Rossellini, che stasera ospita questo grande artista.

Lo spettacolo parte subito con un video introduttivo in cui Andrea fa sparire una carta che abbiamo scelto. In realtà si tratta di un trucco che lui ci spiega: oltre ad aver sostituito tutte le carte presenti con altre, sono cambiati anche alcuni oggetti intorno a lui senza che nessuno se ne sia accorto.

Siamo stati tratti in inganno dalla nostra “attenzione selettiva”, quella che continuerà ad ingannarci con altri numeri e che Andrea sa ben sfruttare.

Lo spettacolo si rivelerà molto tecnologico. Andrea interagisce con dei video in cui la sua immagine a grandezza naturale campeggia sul palco alle sue spalle, e presenta di continuo nuovi sfondi molto suggestivi che trascinano gli spettatori in un mondo stupendo.

Andrea qui è il padrone di casa, il suonatore del flauto magico, mentre noi siamo i topini incantati. Siamo come tanti Alice nel paese delle meraviglie, rapiti dalla sua tecnologia mista ad affascinanti suggestioni.

Anche questa sera propone un gioco con tre grandi carte che cambiano continuamente seme sotto i nostri occhi basiti. Poi entra in scena una grande scatola magica…

I tempi di esecuzione dei numeri sono perfetti, il ché denota grande impegno e lunghe prove, oltre a una precisa coordinazione dei movimenti e una notevole familiarità con la tecnologia che supporta l’artista.

Inaspettatamente vengo chiamato sul palco per il gioco della data: i presenti sono invitati a digitare sulla calcolatrice del cellulare una serie di numeri, di cui ne fornisco uno io, e dopo una serie di moltiplicazioni otteniamo una cifra che supera i sedici milioni; ma quando la scrivo sulla mia lavagnetta, si rivela essere…

No, non ve lo svelo!

Andrea sfida più volte il pubblico a giocare, lasciando basiti gli spettatori chiamati a partecipare. Ci distrae per stupirci, e anche quando capita un imprevisto, per dare tempo ai tecnici di risolvere il problema ci intrattiene con un gioco al termine del quale ci ritroviamo tutti… incastrati!

Andrea sa intrattenere, stupire e divertire; scende dal palco, prende gli spettatori per farli partecipare ai giochi, usa la tecnologia con grande maestria, e alla fine della performance ci sarà una standing ovation per lui, bravissimo artista che si commuoverà così tanto da doversi fermare più volte, mentre ringrazia i suoi insostituibili e preziosi tecnici e collaboratori.

È almeno la terza volta che presenzio ad un suo spettacolo, e ogni volta rimango affascinato dai suoi numeri e dal suo approccio così vero e spontaneo. Sa farsi amare dal pubblico e l’entusiasmo che vedo stasera ne è la conferma.

Come già scrissi parlando di lui, non mi interessa conoscere il mistero che si cela dietro i suoi numeri perché quello che conta è il fatto che mi sento ammaliato e stregato dalle sue proposte come fossi un bambino.

Questo è il suo grande potere, il suo dono: farci sentire di nuovo fanciulli insieme a tutti quei bambini presenti e così eccitati, suscitando le stesse emozioni e lo stesso stupore che provoca nei più piccoli.

Dunque, perché infrangere questo sogno ad occhi aperti?

Grazie, Andrea, perché ci restituisci la fanciullezza. Grazie perché ci fai entrare nel tuo mondo fatato insieme al tuo bel sorriso e al tuo carattere.

Sei il grande signore dell’illusione, il padrone di questo fantastico mondo che condividi sempre generosamente con noi.