“La commedia”

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Teatro Parioli
scritto da Francesco Villa, Alessandro Besentini, Alberto Ferrari e Antonio De Santis
regia Alberto Ferrari
e con Ale & Franz e Rossana Carretto e Raffaella Spina
Organizzazione Carmela Angelini
Produzione esecutiva Michele Gentile

A fine serata una ragazza dello staff del Teatro Parioli chiedeva ai presenti, in attesa degli artisti, di fare una breve intervista (a me compreso), ma soprattutto di formulare tre aggettivi su Ale e Franz…

Beh, sono stato travolto da un turbinio di idee confuse, non essendo abituato ad essere intervistato, e in testa mi frullava di tutto.

Tre aggettivi non sono sufficienti a descrivere la padronanza del palco e le capacità indiscusse di questi due artisti di portare in scena proposte sofisticate, ricche di idee e colme di comicità intelligente, personale ed originale.

commediaSiamo abituati a vederli per una manciata di minuti in televisione in sketch sempre divertenti, ma è al teatro, ancora più che in trasmissioni come “Buona la prima “, che si colgono tutte le loro capacità, le sfumature e la loro preparazione tecnica ed artistica.

Quando li vidi per la prima volta dal vivo, proprio qui al Parioli un paio di anni fa, mi accorsi di quanto fosse impegnativo e faticoso il loro modo di fare spettacolo. Non da meno quello di stasera, portato in scena con Rossana Carretto e Raffaella Spina; la prima nelle vesti della moglie di Franz, la seconda nel ruolo della figlia innamorata dell’attempato Ale.

Immaginate, dunque, di assistere a quello che hanno sempre proposto i due, per nulla snaturato in uno spettacolo allegro e pimpante con due ottime spalle che sanno come reggere il gioco e arricchiscono la commedia.

Dopo un abbondante manciata di minuti iniziali dove i nostri ci regalano il solito duetto verbale sull’immancabile panchina che tanto li ha resi amati e famosi, si entra nel vivo di “Commedia”. È una storia fatta di divertenti equivoci e fraintendimenti su un testo impegnativo.

Dall’incontro sulla panchina di Ale e Franz nasce una divagazione di piccole rivelazioni tra sconosciuti. Lo scambio sembra inoffensivo, anche perché i due dopo andranno per la loro strada senza più incontrarsi. Ma è proprio su questo che si basa “Commedia”.

Franz, che ha rivelato un segreto piccante ad Ale, scopre che lui altri non è che il fidanzato attempato della giovane figlia (interpretata da Raffaella), che li ha fatti incontrare per rivelare la relazione al padre e farsi aiutare a parlarne alla madre.

La parte della rivelazione è di una comicità irresistibile. Battute, recriminazioni, ripensamenti, pause efficaci… una scena divertentissima che segue quella già molto riuscita di apertura.

La madre è Rossana, che si scopre essere incinta di Franz, ma anche questa rivelazione serve a creare equivoci e malintesi. Anche Ale, si scoprirà più tardi, ha qualcosa in comune con Franz, cosa che ribalterà completamente l’atteggiamento di quest’ultimo nei confronti del poco amato genero. Anche qui divertimento in pieno stile Ale & Franz.

I due decidono di mettersi alla prova con una nuova sfida: salire sul palco accompagnati da due attrici. Faranno storcere il naso ai puristi del duo? No, non credo perché “Commedia” è un concentrato di quanto sempre proposto da loro in un’altra gradevole ed inaspettata formula.

La loro essenza artistica non è sminuita, semmai arricchita. Insieme, i quattro ingarbugliano deliziosamente la mente dello spettatore con battute ironiche e simpatiche ad altre travolgenti, aggiungendo piccoli colpi di scena che gli permettono di inserire la loro tipica mimica e le risposte sagaci e pungenti che li caratterizzano.

Come sempre, Ale e Franz non si risparmiano mai sul palco e propongono sempre spettacoli corposi, ricchi, complessi ed impegnativi che riscuotono l’ammirazione per la professionalità e l’innata destrezza nel passare efficacemente da un discorso all’altro.

Mi stupiscono sempre e mi lasciano interdetto su come riescano a sballottare lo spettatore attraverso queste dinamiche spiazzanti. La loro comicità è molto sottile e articolata, e va assaporata con la stessa attenzione con cui si gusterebbe un pregiato vino d’annata. I dialoghi serrati e talvolta surreali seguono schemi intricati che aggiungono alla loro spumeggiante comicità qualcosa di più profondo.

Brave indubbiamente Raffaella e Rossana che tengono il ritmo dei due forsennati esaltando i passaggi di ogni scena, accompagnati da piccoli inserti musicali conosciuti e da un efficace gioco di luci che esalta una scenografia minimale. Nel finale Raffaella si cimenterà cantando dal vivo e mostrando di avere anche delle capacità canore di alto livello.

Ancora siete lì? Avete tempo fino al 23 febbraio! Sbrigatevi perché i posti vanno a ruba!

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