TEATROVID-19 Il teatro ai tempi del Corona e oltre.
-The Spot-Improv Digital Bistrot
Ceccovecchi vs Storti
Rieccomi con Massimo Ceccovecchi. Dopo l’incontro e l’intervista già pubblicati su questa pagina, finalmente riesco ad assistere a una sfida di improvvisazione, così da poter fare un confronto definitivo (come se ce ne fosse bisogno…) con il format “Prova prova sasà sasà”, a dimostrazione che questa è la vera improvvisazione e, per quanto gradevole, non quella del programma citato.
Finalisti ad “Italian’s got talent” e ad “Eccezionale veramente” e vincitori di molti importanti concorsi nazionali di cabaret, apparsi in molti programmi televisivi, si sfideranno in una vera e propria tenzone a colpi di improvvisazione.
Avete presente quelle sfide tra rapper a tempo di musica in cui, a velocità supersonica, si scambiano strofe inventate sul momento? Già nel medioevo c’è erano gare di questo genere, ho trovato tracce di una sfida sul tema dell’amore a suon di sonetti tra Dante da Maiano, poeta di scuola siculo toscana e Dante Alighieri!
I due artisti di questa sera sono improvvisatori e attori professionisti che lavorano insieme da più di vent’anni. Promuovono, insegnano e portano sul palco l’improvvisazione teatrale. Hanno alle spalle oltre duemila spettacoli e numerose partecipazioni televisive, radiofoniche e teatrali, ma anche in strada e nelle scuole. In queste ultime, e anche nelle accademie di tutta Italia, insegnano come docenti certificati della Scuola Nazionale d’ Improvvisazione Teatrale.
I nostri folli, imprevedibili, geniali e talentuosi artisti si sfideranno davanti al pubblico senza costumi né scenografie e soprattutto senza copione. Gli elementi per lo spettacolo gli verranno forniti direttamente dal pubblico presente, infrangendo la barriera tra platea e palco. In realtà più che una sfida, si tratta di una vera e propria collaborazione atta a divertire il pubblico.
Dopo aver incontrato Massimo Ceccovecchi davanti al -The Spot-Improv Digital Bistrot-, faccio la piacevole conoscenza di Tiziano Storti e di Alessandro Bisonni; anche quest’ultimo è un improvvisatore, ma stasera sarà dietro la consolle a presentare la serata.
“The spot” è una nuova realtà romana; spot, improve, digital e bistrot ne rappresentano l’essenza. Infatti il locale offre spettacoli di improvvisazione, è digital, essendo attrezzato anche per eventi in digitale, quindi con uno sguardo al futuro. Per la prossima stagione mira a proporre cinque spettacoli a settimana! Ha tutti gli strumenti, sia per il live che per lo streaming, dunque è adatto per ogni tipo di evento. È anche bistrot perché offre ai suoi clienti una cucina creativa con prodotti, da quello che ho visto, stagionali, biologici, vegani e senza glutine, insomma per tutti, da accompagnare con drink di ogni tipo.
Dopo qualche battuta davanti ad un calice di vino, che mi fa presagire la potenzialità e l’innata capacità artistica di questi tre attori, entriamo nel locale dove faccio la conoscenza dello staff del locale, ospitale e disponibile.
La serata sarà organizzata per ospitare due gruppi di una quarantina di persone, che scenderanno dentro il ventre di questo delizioso locale dopo aver fruito di un buon aperitivo. Lo spettacolo dovrebbe durare un’ora, ma i nostri ci regaleranno una ventina di minuti di più di buonumore e risate.
Dopo essere stati presentati da Alessandro, la lucida follia di questi geniali artisti prende vita divertendo il pubblico della piccola sala. Si comincia con dieci parole a caso chieste ai presenti, con cui i nostri inventano una folle storia in rima più che divertente.
Si passa poi al “Giorno della marmotta”; il titolo della prova prende ispirazione dal film “Ricomincio da capo”: i nostri cominciano una improvvisazione ed ogni volta che sbagliano, ricominciano da capo ripetendola, arrivando al precedente intoppo a velocità sempre più elevata.
Dopo quest’altro numero divertente, vengono coinvolte due persone del pubblico che dovranno fungere da rumoristi, mentre i nostri danno vita ad una a qualcosa che fa contorcere la sala per le risate.
La signora scelta casualmente non riesce neanche ad emettere qualcosa che assomigli ai rumori richiesti da Massimo e Tiziano, tanto è in preda ad una crisi di riso, trascinandosi dietro l’ilarità di tutti gli altri.
Altra improvvisazione è quella che prevede di esternare dei momenti di “sincerità” durante una storia dove, al contrario, appaiono concitati e su di giri. Quando meno se lo aspettano, dalla regia parte una musica che li costringe a cambiare repentinamente umore per svelare i loro pensieri più profondi all’altro… Esilarante è dire poco, così come il successivo “Doppiaggio interno”, nel quale si devono doppiare a vicenda, spesso accavallandosi, cosicché mentre uno parla, l’altro muove le labbra cercando di prevedere le frasi del compagno; ne viene fuori un divertente doppiaggio fuori sincronia, tra smorfie e battute irresistibili.
Divertente anche la gag in cui i due si parlano con dialetti scelti dal pubblico, dopo aver chiesto al pubblico un’ azione solitamente svolta ogni quindici giorni. Viene scelta la ceretta delle donne.
Usando l’ “Esercizio di stile”, la stessa improvvisazione verrà riproposta con stili diversi, prima normalmente comica, poi in versione isterica, segue quella che emula il cinema muto e infine la versione musical…
Finalmente ho assistito ad uno spettacolo completo di improvvisazione, in cui non c’è niente di preparato se non una profonda esperienza artistica, ma soprattutto la bravura di due grandi improvvisatori.
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