TEATROVID-19 Il teatro ai tempi del Corona (finalmente senza mascherine, ma i contagi aumentano…)
E-Campus Università
Spettacolo di illusionismo
Conobbi Andrea due anni fa al teatro degli Audaci durante la presentazione della nuova stagione teatrale, in cui avrebbe dovuto esibirsi con il suo spettacolo.
Lo trovai molto simpatico, affabile e disponibile, dopo due chiacchiere insieme, gli promisi che non sarei mancato. Quel poco che aveva fatto sul palco quando si era presentato, già aveva stupito me e tutti presenti. Poi la pandemia prese il sopravvento e la chiusura dei teatri vanificò ogni programma. In questi due anni però, ho continuato a seguirlo su Facebook attraverso le sue foto e i video, sperando finalmente di poterlo vedere esibirsi dal vivo.
La serata di oggi è a sfondo benefico, organizzata dall’Università E- Campus sita presso l’Istituto Santa Dorotea, in favore dell’associazione Onlus che si occupa della PCDH 19, una rara malattia genetica che provoca ritardo, crisi epilettiche ed autismo. In Italia colpisce circa 300 bambine, e purtroppo non esistono cure. I loro genitori si sono riuniti in questa associazione raccogliendo fondi per la ricerca medica nella speranza di trovare una cura.
Dopo una breve presentazione del rettore, accompagnato da una dottoressa e dalla mamma di una bimba afflitta da questo disturbo, alla presenza di molti bambini insieme ai loro genitori, comincia la serata. Finalmente posso rivedere Andrea di persona, ma soprattutto assistere al suo spettacolo.
Dopo un video iniziale di presentazione che ripropone una serie di numeri piuttosto scenici, che ovviamente stasera non vedremo per una questione di spazio e di tempo, si comincia. Andrea ci stupisce immediatamente. Disegna una palla da bowling su un grosso block notes dal quale… la palla si materializza incredibilmente e, cadendo sul palco, produce un tonfo inequivocabile. È vera! Da dove sia arrivata, è un mistero!
Poi, da un mazzo enorme di carte comincia a far apparire e sparire quelle che ci ha fatto vedere e che inspiegabilmente cambiano continuamente di segno. E poi è la volta di una piccola bottiglia che sparisce dall’interno di un sacchetto di carta! Ma ad Andrea piace coinvolgere il pubblico, oltre che stupirlo, così fa salire due spettatori presi a caso, li unisce con una corda che poi taglia, facendosi vistosamente vedere, mentre ricongiunge le estremità tagliate con un nodo, che inspiegabilmente viene spostato con le sue mani per tutta la corda, finché con un gesto veloce questa “magicamente” si ricompone, intatta!
Oltre a produrre queste illusioni, Andrea diverte facendo anche sorridere. È la volta allora di un numero in cui deve scambiare di posto una bottiglia con un bicchiere servendosi di due cilindri vuoti, che nasconderanno i due oggetti. Fingendo la non riuscita del numero, durante i suoi innumerevoli “insuccessi” appaiono una decina di bottiglie, che un suo collaboratore scocciato porta via di continuo dalla scena… Questo gioco non può non incuriosire gli spettatori, che cercano di capire dove possa aver nascosto tutte quelle bottiglie che magicamente appaiono sullo striminzito tavolino dal nulla!
È la volta di far salire un bambino, al quale chiede di togliere una scarpa per lavarla in una particolare lavatrice, che miracolosamente dovrebbe far ritornare la calzatura intonsa e pulita, ma chiuso questo particolare elettrodomestico, qualcosa non va, e la scarpa ne esce piuttosto malconcia. Andrea allora chiede di portare un pacco con un dono per risarcire il bambino dal fondo della sala e all’interno… c’è proprio la sua scarpa!
Conoscete il gioco chiamato “tris”, “filetto” o “X-O war”? Quello che facevamo da bambini su un foglio di carta; disegnata una griglia con nove spazi, con una croce e un cerchio due giocatori si affrontavano nel mettere tre segni consecutivi di fila per vincere. Lo ricordate? Ebbene, con questo gioco si possono arrivare a fare addirittura 260.000 diverse possibili combinazioni. Andrea, giocando a caso con le persone del pubblico, crea una di queste possibilità, ma alla fine, girando i tasselli del gioco sul loro dorso, appare un’ immagine formata da tutti i pezzi perfettamente ordinati che ci restituiscono un puzzle perfetto.
Poi arriva un momento suggestivo: a luci spente Andrea scende tra il pubblico e magicamente raccoglie a caso, tra bimbi stupefatti come i loro genitori, tante piccole luci rosse che appaiono dal nulla.
Andrea sa essere molto spettacolare e coreografico, ammalia con classe i suoi spettatori non solo con i “numeri” ma con un’ eleganza e una grazia innate che lo contraddistinguono.
È la volta di una bambina, chiamata a disporsi vicino a lui, davanti ad un piccolo tavolo, dove c’è una candela accesa. Inspiegabilmente il nostro illusionista riesce a far fluttuare nell’aria il mobile, senza peraltro far cadere la candela o spegnerla; emoziona tutti, compresa la stupefatta bimba che lo sta aiutando. Molto suggestivo ed accattivante. C’è spazio per un altro gioco. Ad ogni persona diversa chiede dove vorrebbe andare in viaggio, con chi e quanto vorrebbe spendere. Poi da una scatola sigillata e posizionata sul palco prima dello spettacolo, ne estrae un foglio dove ovviamente ci sono le risposte del pubblico, con la data di oggi e la sua firma!
Un altro numero prevede che dei tasselli, tutti diversi tra loro, siano posizionati formando un perfetto rettangolo dentro una cornice posta su un espositore. Estratta la cornice mentre Andrea ci intrattiene con la sua delicata e suadente voce, continua ad aggiungere sempre più tasselli alla figura, ma continuando a ricomporre ogni volta lo stesso rettangolo. La cosa incredibile è che aggiungendo altri pezzi, il rettangolo non sembra crescere… Alla fine, infatti, incredibilmente quella stessa cornice riesce a racchiudere nuovamente la figura… Mistero!
Come immaginavo, il suo è uno spettacolo semplicemente delizioso, accattivante, divertente e ricco di fascino; emoziona e coinvolge, lasciando interdetti e stupefatti, con un sorriso involontario disegnato sul nostro viso, non dissimile da quello dei bambini presenti. Andrea non è un mago, un prestigiatore o un illusionista; è un incantatore ammaliante, elegante e fine, un magico creatore di atmosfere, in grado di restituirci e metterci in diretto contatto con quell’infanzia ancora presente e sopita dentro di noi, che riemerge sgomitando dal nostro intimo, ritornando a stupirsi felicemente senza timore di giudizi.
Quando lo conobbi di persona, ebbi subito un’ottima sensazione. La cosa incredibile ed estremamente affascinante è come nel suo spettacolo riesca a trasmettere quella sua personalità dolce e pacata unita al suo profondo amore per questo mestiere e per il suo pubblico. È palpabile, evidente, cristallino come il suo carattere. Non a caso stasera si è reso disponibile per una serata di beneficienza e ha studiato uno spettacolo appositamente per questo; ennesima conferma della sua bella personalità.
Non ci si può non domandare come faccia a creare questi trucchi, o forse è più giusto dire queste illusioni. Personalmente ritengo che il bello sia proprio questo: lasciare intatto il mistero di questi numeri, senza sforzarsi troppo per cercare di capirli, per non rompere questa poesia, questa magia che Andrea, con professionalità e passione, riesce a creare.
Stasera siamo stati ospiti nella sua stanza segreta aperta apposta per noi… Non oso immaginare cosa possa accadere durante un suo spettacolo, dove sarebbe libero di proporre tutte le sue meraviglie!
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