Teatro Roma
Di Antonello Costa, Gianluca Irti, Gianfranco Phino
Regia Andrea Palotto
Con Antonello Costa, Valeria Monetti, Giampiero Perone e Antonello Costa
Produzione TeatroNovanta
Sì, è la seconda volta che vedo questo spettacolo. Perché? Perché è delizioso, simpatico, divertente, toccante, profondo, geniale… e adatto a tutti. Vicino a me si siede una coppia di anziani, novantenni su per giù. Amanti del teatro, mi sentono parlare di Antonello, del suo modo di fare teatro, di come riesca a proporre ancora una forma di avanspettacolo fresca e frizzante.
Dopo uno scambio di sorrisi cominciamo a parlare e mi rivelano che seppur a fatica, vista l’età, girano ancora per teatri. Hanno frequentato, da giovani, il Teatro Valle e quello delle Maschere, ormai chiusi da decenni; il padre di lei aveva recitato una piccola parte con il grande Petrolini… e stasera, claudicanti ma sorridenti, sono qui per vedere Antonello.
Li osservavo divertirsi ed apprezzare questo grande artista in una serata che racchiude in sé tutto quello che ci ha abituati a vedere, cioè una sequela di personaggi improbabili e divertentissimi.
Stavolta, però, si cala nei panni di altri personaggi assurdi. Con lui ci sono gli immancabili Giampiero, Annalisa e il nuovo acquisto Valeria (con loro anche nella precedente edizione). Insieme ne fanno di tutti i colori intrattenendo e divertendo, ma anche toccando lo spettatore in modo insolito.
Ma cosa hanno portato in scena di così speciale? Innanzitutto il cast: Il poliedrico, camaleontico, istrionico, divertente Antonello è in grado di fare tutto! Cantare, ballare, suonare, ma anche divertire e commuovere.
È unico, ha un tocco molto personale con cui riesce ad attualizzare il gusto retrò dell’avanspettacolo e del varietà ed attualizzarlo senza risultare mai datato.
Uno dei pochi a riuscire in questa impresa, un maestro, l’erede legittimo di personaggi storici come Totò, Macario, Petrolini, Franchi, Proietti e tanti altri, di cui ha preso il meglio rielaborandolo e creando uno stile originale.
Sua sorella Annalisa, da soubrette, ballerina ed attrice stasera impersona una simpaticissima portinaia calabrese assolutamente travolgente.
La bravissima Valeria Monetti è una brillante comica, eclettica e poliedrica… Completa la squadra l’ormai immancabile Giampiero Perone, assolutamente piacevole con la sua seriosa comicità che mi ha ricordato agli inizi quella di Pozzetto, ma che ora riconosco sempre più come sua personale e che tocca il cuore in più di un’occasione.
Queste figure che accompagnano Antonello non rimangono nell’ombra, tutt’altro: spiccano nei loro ruoli dando un grande contributo.
Un corriere (Giampiero) deve effettuare l’ultima consegna della giornata; mentre assapora il ritorno a casa per riposarsi si accorge che trovare il destinatario in questo particolare condominio non sarà un’ impresa facile.
Nel palazzo, infatti, nessuno conosce il misterioso destinatario, Pietro Romanelli. Al povero corriere non rimane altro che suonare alla porta di tutti gli appartamenti, partendo dal piano terra, visto che l’ascensore non funziona. Eccolo cominciare il suo particolare peregrinare in quello che sembra un girone dantesco di folli condòmini particolarmente strampalati, per noi divertentissimi, un po’ meno per il disgraziato corriere.
Ogni incontro è uno sketch di pura comicità che nasce da una divertente confusione creata da tutti. Ogni situazione strappa continue risate ed applausi.
La commedia, com’è prevedibile, è assolutamente divertente, ben strutturata, dinamica e allegra.
Ma riserba una sorpresa inaspettata, un finale tutt’altro che prevedibile e che anche questa volta, nonostante io già lo conosca, riesce a strapparmi la lacrimuccia… Un momento veramente bello, commovente e intenso ma soprattutto totalmente inaspettato, che pone una corona su questo bellissimo spettacolo.
Bella e curata la scenografia che riproduce un pianerottolo dello stabile e l’ascensore guasto con le scale. Annalisa è la bruttina portiera dal forte accento calabrese, dedita alle pulizie. Già in questa prima scena dimostrerà tutta la sua simpatia e bravura dando vita ad un personaggio irresistibile.
Originale l’idea della presentazione in formato video dove vediamo scorrere i crediti, ovvero i nomi di chi ha contribuito a realizzare lo spettacolo, un’idea che ricorda il cinema.
Il primo incontro di Giampiero è con un ipocondriaco igienista (Antonello), bardato come fosse uno della polizia scientifica, accompagnato da una serie di disinfettanti e spray germicidi. L’incontro tra i due è divertentissimo. Antonello spruzza in faccia al povero corriere tutti i suoi presidi sanitari rischiando di avvelenarlo!
Non trovando qui il destinatario, Giampiero passa allora all’altro interno, da cui esce un ammaliante Valeria nelle vesti di una mistress o dominatrice; semplicemente fantastica. Ha un’ acconciatura ed un abito talmente stravaganti da indurre al sorriso.
Bravissima nella sua interpretazione e nell’uso dei più svariati accenti stranieri. Le sue trecce alla Pippi Calzelunghe sono sospese in due ampie curve che rimbalzano sulla sua testa bizzarramente ogni volta che si muove sul palco. Irresistibile.
Altro interno, altro folle: un insolito padre di famiglia casalingo, piuttosto stressato. Antonello mi ha impressionato in quello che sembra un omaggio al grande Franco Franchi, tanto gli somiglia in atteggiamenti, gestualità ed espressività. Lo ritroveremo più tardi nei panni di un poligamo egiziano con al seguito ben sette mogli, una più singolare ed originale dell’altra e tutte interpretate dalla camaleontica Valeria
Avrete capito che c’è tutto il Costa che amiamo, ma che oltre ai suoi famosi e riusciti travestimenti c’è anche una bella trama.
Proseguendo questo viaggio dantesco, Giampiero incontra due pimpanti forsennati fissati del fitness e della dieta ipocalorica (Antonello e Valeria); in seguito un’anziana logorroica claudicante, amante dei cani (Valeria), un solitario dolcissimo e goffo balbuziente tecnico informatico bisognoso di staccarsi dal suo monitor per socializzare (Antonello), una donna imprenditrice manager milanese (Valeria) perennemente attaccata al telefono per lavoro, con cui è impossibile per Giampiero dialogare perché viene continuamente distratta ed interrotta… finché arriviamo finalmente all’attico!
Cosa accadrà mai? Troveremo il misterioso destinatario? Se sí, a che livelli di follia giungeremo? O troveremo forse un personaggio dall’aspetto e dai modi più posati? Non voglio togliervi la sorpresa!
Vi dico però che potrete godere di una pièce esuberante, ricca di divertenti trasformazioni e battute riuscite. La storia, ideata da Costa Irti e Phino, funziona eccome, è ben scritta e ancora meglio ben interpretata, piena di esilaranti trovate, battute divertentissime e con il tocco d’artista nel finale.
Una commedia ricca di scambi veloci, idee geniali e personaggi riusciti partoriti in maniera fantasiosa ed esageratamente estrosa, che in realtà non sono neanche troppo distanti da quelli che potremmo incontrare ogni giorno.
Le trasformazioni del cast sono continue e gustose, si rimane in attesa col fiato sospeso, la risata pronta a partire e le mani che prudono per applaudire in attesa che si apra una nuova porta.
Antonello porta in scena tutti personaggi fortissimi, coadiuvato dal cast che contribuisce alla riuscita della storia. Andrea Palotto ha curato un’ottima regia, i tecnici audio e luci hanno fatto un ottimo lavoro esaltando ogni scena.
Anche il costumista Vitaglione e lo scenografo Cappiello hanno dato un grande contributo. Antonello, Giampiero, Annalisa e Valeria si sono dimostrati ancora una volta bravi, divertenti e folli al punto giusto per soddisfare anche il palato più fine, trasformandosi continuamente, mentre Giampiero costantemente con maestria e comicità teneva il palco per tutto lo spettacolo. Io, neanche a dirlo, mi sono goduto di nuovo la piece e ricordando alcuni passaggi, guardavo il pubblico per coglierne la reazione.
Come consuetudine tipica di Antonello, a fine spettacolo ha incontrato il suo pubblico felice e contento della proposta insieme ai suoi collaboratori, per fare i consueti selfie e portarsi a casa i numerosi complimenti del pubblico. Grandi!
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