Villa Ada festival 2024
Stasera sul palco del Villa Ada Festival si esibirà Lillo, all’anagrafe Pasquale Petriolo. Grande artista, attore, comico e musicista, sarà supportato dagli AC/HD, tribute band della nota band australiana del chitarrista Angus Young: gli AC/DC.
Lillo, insieme a Greg, li ricorderete, compongono un duo mitico; entrambi hanno in comune, oltre alla geniale comicità, una grande passione per la musica. Vi ricordate la loro band “Latte e i suoi derivati”? Gruppo rock demenziale che vedeva entrambi cantare e recitare a suon di musica con testi a dir poco esilaranti.
Lillo, che ama particolarmente gli AC/DC, propone al pubblico del buon rock’n’roll, inserendo spassosissime e divertenti gag tra un brano e l’altro.
Gli AC/HD suonano ormai da anni in numerosi locali romani e del centro Italia e hanno un seguito di pubblico non indifferente, riconosciuti come una delle migliori tribute band del gruppo australiano. Sono capitanati da Marcello (Lardocchio) Orlandini, simpatico e pazzoide frontman che conosco da decenni. Abbiamo frequentato la stessa scuola e suonato insieme, prima in una cover band dei Whitesnake, poi in un’altra dedicata al grande Ronnie James Dio, l’ex cantante degli Elf, dei Rainbow, dei Black Sabbath e degli Heaven and Hell.
Altri tempi… poi ho continuato a seguire i vari progetti musicali di Marcello e degli altri componenti, cari amici anche loro. Vederli stasera nella cornice di Villa Ada, su questo enorme palco, con un sound pazzesco e un folto pubblico, nonché in compagnia di Lillo, è stata per me una grande soddisfazione.
Per chi non lo sapesse (ovvero per i miscredenti e atei della musica rock), dietro l’acronimo AC/DC si nasconde la sigla “Corrente alternata e corrente continua.
Nel nome del suo gruppo Marcello cambia le ultime due lettere in “HD”, un altro acronimo che rivela la sua altra grande passione per le Harley Davidson.
Nel gruppo ci sono anche Jean Carsten (Piddu), Schwartz alla chitarra, Pierluigi (Jonna) Coletta all’altra chitarra, Marco (Roscio) Mazzini al basso e Camillo Alberini (l’uomo senza soprannome) alla batteria.
Tutto nasce da un incontro casuale fra Lillo e Camillo Alberini. Lillo stava ascoltando il batterista durante un concerto con un altro gruppo con cui collabora i Pink Floyd Legend. Durante una chiacchierata alla fine della performance al Teatro Olimpico, Camillo invitò l’attore a fare una session con la sua chitarra poco tempo dopo ad uno show degli AC/HD nel rinomato locale romano Killjoy; da lì il passo per la loro collaborazione è stato breve.
Lo spettacolo di questa sera è ben costruito; i brani, che conosco a memoria avendo la discografia completa dei fratelli Young, scivolano via piacevolmente, sono ben eseguiti, ben ritmati e fanno battere il piedino e scuotere il bacino. A questi si aggiungono alcuni cavalli di battaglia di Latte e i suoi Derivati.
Lillo si rivela sempre per il grande intrattenitore che è: simpatico, travolgente, amabile, divertente. Il pubblico, che stasera conta millecinquecento persone, dimostra di apprezzare lui, i suoi brani, le gag, e canta i ritornelli di brani che hanno fatto la storia: Highway to hell, Shoot to thrill, Whola lotta Rosie, Hells bells…
Tra un brano e l’altro l’artista interagisce simpaticamente con il pubblico, e i suoi sketch toccano vari argomenti: la musica, l’arte, la sua vita, il political correct… poi, dopo averci allietato con le sue battute, imbraccia la chitarra e parte con un altro riff degli AC/DC.
Il gruppo che lo segue dimostra di avere un bel groove: una sezione ritmica possente e travolgente ed un sound potente e piacevole. Leggermente penalizzato risulta il basso, forse un po’ adombrato dal resto degli strumenti, comunque presente e ben suonato e sempre a braccetto con la batteria, gagliardamente picchiata e sempre ben ritmata.
Nonostante siano presenti tre chitarre, il suono non è confuso, le ritmiche sono ben evidenziate, anche se durante gli assoli la chitarra di Jonna risulta leggermente meno evidente rispetto a quella di Piddu.
Ma a parte queste piccole e trascurabili imperfezioni, che non obliano la performance dei singoli musicisti, il gruppo va alla grande. Tutti fanno perfettamente il loro dovere accompagnando egregiamente Lillo che dimostra, insieme agli altri, di divertirsi in questa splendida serata.
Ho lasciato volutamente per ultimo il grande e stratosferico Marcello, che non ha smesso un attimo di correre a destra e a manca sul palco, incitando il pubblico a seguirlo e a cantare con lui. Ha poi saputo mettersi sapientemente in disparte durante le gag di Lillo e anzi, è riuscito a supportarlo con divertenti battute e con i suoi cori. Travolgente il bis finale con Sin city e Thunderstruck!
Spettacolo assolutamente riuscito, divertente, arricchito di buon… ma che dico buon, di ottimo Rock’n’Roll. Grandi!
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