Teatro Parioli
Scritto diretto ed interpretato da Massimiliano Bruno
Forse il titolo “Lo stato delle cose” lascia un po’ spiazzati, mi aspettavo infatti una proposta comica.
Lo spettacolo invece affronta ironicamente ed intelligentemente alcuni aspetti della nostra vita: dalla società alla politica, dal modo di pensare e di vedere le cose all’ipocrisia del political correct, dal razzismo e dalla violenza all’amore e alla sessualità.
Attraverso citazioni di filosofi, scrittori, pensatori e di gente più comune, si vuole sottolineare la caduta di stile della società moderna.
Massimiliano Bruno ci appare in una stupenda scenografia che avvolge lo spettatore, come uno scrittore in crisi creativa che in compagnia di una sua collaboratrice sta valutando cosa portare in scena cercando le idee nella sua produzione ventennale.
I monologhi attinti dal suo baule, portano la voce dei più svariati personaggi, dall’emarginato a chi ha perso l’amore, dall’immigrato al paranoico, dal violento frustrato alla vittima… insomma, personalità realistiche e quotidiane.
Dietro questo c’è lo sguardo attento e profondo di Massimiliano Bruno che sembra non voler trascurare neanche un aspetto della vita umana.
Lo spettacolo si muove su due piani paralleli: uno tangibile, realistico e concreto che sviscera le tematiche citate, l’altro più etereo ed evanescente con cui i temi vengono affrontati.
Le storie che Massimiliano ha scritto con amore e che ha voluto farci conoscere prendono vita attraverso personaggi realistici e al contempo fantasiosi, che sembrano rappresentare il suo alter ego, la sua fantasia più recondita.
Sono ragazzi dotati di forte personalità e capacità recitativa quelli portati sul palco per dar vita a spettacolo davvero originale.
Tutti bravissimi, e come poteva essere altrimenti? Massimiliano ha scelto con cura chi sarebbe stato in grado di materializzare le sue idee con il suo stesso trasporto e la sua stessa passione.
I monologhi sono interpretati dai giovani artisti con grande intensità, ironia, simpatia, ma anche con la giusta dose di drammaticità, e in oltre due ore di teatro sono in grado di affascinare il pubblico trasmettendogli la sensibilità senza filtri di questo fantastico sceneggiatore, regista e attore.
Senza paternalismi o bigottismo, trova la chiave per una giusta critica che a tratti arriva ad essere pungente, se non sarcastica, ma anche poetica, senza lasciarsi mai prendere la mano.
Stasera c’è un altro lato di Massimiliano Bruno, più profondo e sconosciuto, che lui ci svela.
Credo di poter dire che questa sua proposta si discosta molto da quello che finora avevo visto, e mi permette di conoscere lati molto interessanti del suo modo di vedere le cose.
Per le tre settimane in cui è in programma al Teatro Parioli, sarà affiancato da una decina di ragazzi ogni sera, che si alterneranno al termine di ogni settimana.
Dunque tre spettacoli in uno! Tranne due brevi ed intensi monologhi, uno sul calcio e l’altro sul ricordo del padre, a cui si aggiunge un breve accenno di un brano rap, Massimiliano Bruno si mette in disparte per lasciare spazio, con grande generosità, alle nuove leve del teatro italiano, tutte con un grande talento nell’interpretare personaggi singolari e stravaganti, divertenti e toccanti.
Anche se apparentemente poco presente sul palco, Massimiliano Bruno lo troviamo nell’animo di questi ragazzi, che ha saputo forgiare valorizzandone le specifiche individualità.
Ecco i cast che si alternerà di settimana in settimana:
3 – 7 maggio: Massimiliano Bruno, Giulia Napoli, Lara Balbo, Matteo Milani, Anna Malvaso, Giorgia Remediani, Daniele Locci, Francesco Mastroianni, Giulia Cavallo, Daniele Di Martino, Filippo Macchiusi, Cristina Chinaglia.
8 – 14 maggio: Massimiliano Bruno, Malvina Ruggiano, Martina Zuccarello, Alessia Capua, Niccolò Felici, Federico Capponi, Francesco Mastroianni, Kabir Tavani, Francesca De Cupis, Sofia Ferrero, Giorgio Petrotta, Giulia Fiume.
15 – 21 maggio: Massimiliano Bruno, Sara Baccarini, Tiziano Caputo, Agnese Fallongo, Giuseppe Ragone, Rosario Petix, Chiara Tron, Daniele Trombetti, Germana Cifani, Federico Galante, Clarissa Curulli, Liliana Fiorelli.
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