“Nuda proprietà”

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-Intrighi sotto chiave-

di David Mastinu
regia di Matteo Vacca

con Matteo Vacca (Ludovico), Maurizio Di Carmine (Pietro), Martina Zuccarello (Valeria), Claudia Ferri (Maurizia), Eleonora Santini (Michelle)

Neanche il tempo di archiviare “Premio produzione, andato in scena circa un mese fa, che assisto a “Nuda Proprietà”, la nuova stuzzicante commedia con risvolti romantici ideata dall’infaticabile e prolifico David Mastinu.

Pietro è un anziano signore che vuole vendere la sua casa. Ha alle spalle una vita particolare, ricca di piccanti esperienze che ancora si porta dietro. Ha una badante teutonica piuttosto procace, Michelle, che lo aiuta e nasconde un segreto, anzi, entrambi nascondono un segreto.

Valeria e Ludovico sono una giovane coppia in cerca di una casa per vivere finalmente da soli senza le ingerenze di una suocera invadente. Quella che pensano di acquistare è un’affare, visto il costo, ma è una nuda proprietà. Dopo aver visto il proprietario piuttosto acciaccato, ritengono che non vivrà ancora molto a lungo.

Maurizia è invece un’agente immobiliare, amica dell’anziano, che propone l’immobile ai due. Anche lei ha un segreto…

nuda proprietàLa storia si rivela divertente già dalla prima scena e si sviluppa sui legami che i protagonisti inevitabilmente intrecceranno tra loro. Legami apparentemente improbabili, perché all’inizio rivelano il cinismo della coppia, che anelerebbe alla scomparsa dell’anziano ma che poi mutano. Si sa, la vita a volte, è strana e riserba sorprese,. Così questi rapporti si umanizzano a causa delle frequenti visite maturate nell’indecisione di prendere o meno la casa, e finiscono per stravolgere gli obiettivi di ognuno dei protagonisti.

Il tutto è raccontato in chiave fortemente comica, ma racchiude in sé una certa dose di tenerezza e romanticismo, espressi con classe mentre si fanno largo a piccole dosi nella storia che, pur rimanendo comica, sterza verso un percorso inaspettato. Una serie di piccole sorprese e colpi di scena coinvolgeranno, tra una risata e l’altra, lo spettatore che lascerà la sala soddisfatto e divertito.

Maurizia, che prenderà una buona commissione, aiuta Pietro in quella che sembra essere una fregatura ai danni della povera giovane coppia, perché l’anziano si mostra al loro cospetto decrepito e malaticcio ma è invece piuttosto arzillo ed in forma; semplicemente recita la parte del moribondo per vendere la casa ed entrare in possesso dei soldi. Almeno così pare.

Pietro è stato un attore porno e ancora, anche se attempato, è attratto dalle donne, gli effetti si vedono quando gira intorno alla procace ragazza teutonica, che però a volte non sembrerebbe essere una badante. Ha anche lei un secondo fine? L’intento, avrete capito, è di circuire la coppietta e vendergli un’ abitazione che probabilmente non occuperanno mai, perché Pietro con la sua vitalità probabilmente li sotterrerà tutti godendosi i provenienti dell’affare.

Ma David ha un modo di scrivere le sue pièce molto particolare e spesso quello che fa vedere ha poi dei risvolti nascosti. Sarà così anche questa volta?

In effetti, la storia sembra capovolgersi. Tutto non è come sembra o forse non va come dovrebbe. Tra gli inevitabili incontri per vedere ed accordarsi sull’acquisto nascono delle confidenze inaspettate e dunque si creano dei legami, soprattutto tra Pietro e Ludovico. Forse è il riaffiorare di una sopita onestà? L’insorgere di sensi di colpa? Un’inaspettata simpatia che può sfociare in un’amicizia? I due inoltre hanno in comune qualcosa: lui non ha figli, mentre il giovane non ha mai conosciuto il padre. Forse questo può essere un collante, chissà…

Matteo e Maurizio, singolarmente e quando si confrontano in scena attraverso i loro personaggi, sono semplicemente portentosi, danno vita ad una sequela di espressioni che anche senza l’immancabile battuta fanno ridere. Lo sanno, e sfruttano questa capacità su un testo che gli lascia libero spazio. Fraintendimenti, imbarazzi, tutto viene comicamente esasperato in lunghe pause dove avvengono dei veri e propri assoli di mimica e di espressività che portano la platea ad un’esplosione di risate. La coppia Matteo-Maurizio insieme funziona divinamente. Un felice connubio tra comicità e tenerezza.

Sul finale Maurizio abbandonerà la sua goliardica spavalderia per regalarci una scena che reputo magica, toccante ed emozionante, una sorta di apoteosi artistica, un momento di grandissimo teatro: riuscirà a farci ridere nonostante la malinconica espressione che lo pervade, disegnata magistralmente sul suo volto, tanto da arrivare come un pugno allo stomaco. È talmente intensa e profonda che è riuscita a commuovermi, ma mentre ridevo!

Alla fine ci saranno una serie di inaspettati colpi di scena, uno per ogni personaggio nella vicenda. Geniale!

Eleonora intanto gioca con la sua sensualità, mescolandola con attenzione ad una genuina comicità e lasciando in sospeso qualcosa di davvero inaspettato. Cosa che poi coinvolgerà anche la dolcissima e provocante Claudia, come sempre portentosa, esuberante e sbarazzina, altra figura importante nella storia a cui Claudia dona una serie di simpatiche sfumature.

Insomma, si scoprono altarini che coinvolgono tutti, Martina compresa che, avendo scoperto l’ennesimo segreto, lo tiene celato con superba raffinatezza. Dolcissima scelta. Anche lei in coppia con Matteo ci regala divertenti gag in cui la mimica la fa da padrona. Insieme ricordano la coppia Mondaini – Vianello… inatteso e toccante un momento in cui Martina rivelerà tutta la sua intensità e drammaticità in un bellissimo quanto inaspettato sfogo.

David confeziona un ottimo prodotto adatto a tutti, che sa far divertire ma anche toccare nell’intimo. Ha scelto un cast che si è rivelato perfetto per la sua creazione e che non solo ha saputo divertire ed emozionare, ma si è anche divertito nel proporlo, creando una forte empatia con gli spettatori. Un altro di quegli spettacoli che rivedrei davvero volentieri.

Nella proposta c’è spazio anche per un paio di deliziosi balletti che rinvigoriscono, semmai ce ne fosse bisogno, la vicenda. Sono accompagnati da brani musicali come sempre azzeccati e piacevoli, scelti con cura e tra l’altro molto conosciuti, che vi faranno battere il piedino. Bellissima la scenografia che ripropone due appartamenti, dove i nostri si muovono in continuazione salendo e scendendo delle scale così ripide che ho tremato vedendo le ragazze muoversi con la loro estrema scioltezza e femminilità nonostante i vertiginosi tacchi. Efficace e coinvolgente l’uso delle luci che hanno scandito il veloce susseguirsi delle scene, incastrate in maniera fluida e cronometrica. Che dire ancora? Bravissimi!

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