“Proposta di matrimonio” di Anton Pavlovic Checov, adattamento di Mariné Galstyan

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TEATROVID-19 il teatro ai tempi del Corona (finalmente con la capienza delle sale al 100%!)

Compagnia InControVerso

Con: Enrica Pintore, Giorgio Lupano, Ermanno De Biagi

Teatro Cometa Off

Risalente al 1888, questo classico di Checov viene riadattato pur mantenendo l’impronta dell’autore. Due giovani appartenenti a buona famiglia, tra litigi, riappacificazioni e fraintendimenti cercano di coronare lo stesso sogno. Tutto si muove su una serie di fraintendimenti su equivoci nati da puerili prese di posizione, che servono però all’autore ad esprimere una sua critica che ridicolizza la classe borghese, schiava del suo modo di pensare ed essere capriccioso ed infantile.

proposta di matrimonioTutto questo verrà maggiormente esaltato e comicizzato da Marinè, che con molta attenzione ha portato i suoi attori a concretizzare il suo geniale riadattamento, rendendolo vincente oltre che divertente.

Tutto orbita intorno ad una proposta di matrimonio in cui sono coinvolti tre personaggi: Ivan, quarantacinquenne testardo ma soprattutto ansioso, maldestro ed ipocondriaco; Stepan, l’anziano ed austero padre della promessa sposa; Natalya, che nonostante sia donna rispecchia a suo modo i caratteri dei due uomini.

Ermanno entra in scena e subito sfodera le sue capacità recitative: timbro possente, giusta intonazione della voce, presenza scenica ed una vaga somiglianza con Anthony Hopkins. Tutte caratteristiche che attirano subito l’ attenzione del pubblico, che intanto si interroga sull’andamento della commedia, ancora poco chiaro. Ermanno, infatti, incede sulla scena senza far presagire lo sviluppo della vicenda.

Con l’arrivo in scena di Giorgio e poi di Enrica, la commedia prende vita e si scatena. I due sono molto conosciuti grazie alle loro esperienze televisive tra cui il “Paradiso delle signore”, dove entrambi appaiono in panni certamente differenti da quelli di stasera. Sono talmente amati e conosciuti che tra il pubblico della “prima” di stasera sono presenti alcuni loro fans, provenienti dalle più disparate regioni italiane, venuti qui proprio per loro. Questo può fare solo che piacere a loro, al mondo del teatro e a Checov.

Pur seguendo le linee-guida dell’ autore, Marinè dà un’impronta personale alla commedia, rendendo questi personaggi delle vere e proprie macchiette divertentissime e vincenti. Il padre della fanciulla, Stepan, è un uomo borioso fatto alla vecchia maniera; Ivan è il corteggiatore piuttosto imbranato, timido ed impacciato; Natalia è esuberante e forsennata. Quello che ne esce fuori mi ricorda le commedie anni ’50 – ’60, ad esempio quelle con Marilyn Monroe, donna un po’ civettuola dalla voce stridula e squillante, volutamente fastidiosa ma divertente e con il maschio imbranato, impacciato alla Jerry Lewis.

Insieme i nostri danno vita ad un trittico dalla forte comicità. Solo che a far ridere non sono tanto le battute, bensì proprio l’altalenare delle voci e la loro mimica, a dir poco eccezionali. Tutto è basato su fraintendimenti, non detti, ripetuti all’esasperazione che rendono oltremodo divertente lo spettacolo. Sembra che la commedia sia basata sul niente: la trama è molto semplice, ferma, non progredisce e gira sempre sulle stesse cose. Cose che però fanno lievitare lo spettacolo in un crescendo sempre più trascinante. Grazie alla maestria della sapiente regia e degli attori, si crea una magica sinergia che cattura il pubblico e lo fa divertire di continuo. Le loro espressioni sono sempre più plateali, esagerate, così come le loro reazioni e i loro discorsi, sempre paradossali ed inutili. Proprio questo è il punto forte della commedia, un’ora al fulmicotone che sembra non finire mai, movimentata se non, oserei dire, ginnica. I nostri, si intuisce, si impegnano al limite delle loro forze in quella che può sembrare una commediola. È evidente che faticano e ci mettono l’anima ed un grande impegno, in questo incessante sovrapporsi di battibecchi, gag, cambi di umore tra scatti d’ira e riappacificazioni. Il risultato è semplicemente eclatante. Mi sono divertito moltissimo e così pure il pubblico in sala, che grazie alla nuova delibera ha potuto riempire al 100% questo accogliente e suggestivo teatro. Enrica, Giorgio ed Ermanno mi hanno colpito per la loro bravura e versatilità.

proposta di matrimonioConosco Enrica da anni, è un’ attrice di notevole talento, oltre che una persona amabile e modesta. Mai mi sarei immaginato di vederla esprimersi così efficacemente in questi panni divertentissimi di una pazzerella. Questo vale anche per Giorgio, incontrato solo di sfuggita, che mi aveva dato l’idea di una persona seriosa e flemmatica. Ermanno, invece, appare come persona seriosa, sembra uno di quei saggi maturi impassibili e distaccati. Insomma, tre cicloni in un teatro! Chi avrebbe mai immaginato che fossero capaci di sprigionare tanta forza? Hanno divertito e, perché no, stupito un pubblico che ha risposto con applausi e risate ai nostri, che si muovevano in una scenografia molto carina e ben curata ideata da Sargis Galstyan.

proposta di matrimonioI nostri, a fine spettacolo, dismessi i loro panni di folli, sono ridiventati loro stessi e molto amabilmente si sono intrattenuti con il pubblico, insieme alla regista Mariné e al coreografo e scenografo Sargis per i selfie di rito, ma anche per ricevere dei simpatici regali dai loro sostenitori. Persone davvero speciali. Un altro spettacolo che porterò nei miei ricordi, un altro successo dell’adorabile coppia Galstyan.

Foto di Nina Kulishova.

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