Teatro La Sorgente
Con : Oriana Amore, Marco Chiapperino, Roberto Chinelli, Cristian D’Amato, Alessandra Delfini , Daniele D’Amato, Rossella Dianetti, Veruska Gianni, Loredana Lombardi, Gianni Perrone, Roberta Settele, Daniele Stregapede, Antonio Stregapede.
Regia: Antonio Stregapede
Tecnici: Antonio Zaccaria, Mauro Ranalli, Jacopo De Rosa
Costumi: Anna Maria Bucci
Scene: Loredana Lombardi, Antonio Cassano
Assistente di scena: Orietta Mastrocesare
Ritorno in questo teatro, una bella realtà del quartiere popolare al Quarticciolo, con estremo piacere.
L’attività artistica è portata avanti con passione e amore da un bel gruppo di attori che si prodigano con cuore per il pubblico del quartiere ma anche per tutti quelli provenienti da ogni zona per assistere ai loro spettacoli.
Costumi, scenografie, tutto ciò che serve per portare sul palco spettacoli ben fatti e spesso con numerosi attori, vengono creati e messi in opera da questo nutrito gruppo di artisti solo con i loro sforzi.
Questa sera c’è un omaggio ad Ettore Petrolini, artista poliedrico talmente simpatico che era l’unico che si potesse permettere di imitare e ironizzare sul duce senza ripercussioni sulla sua carriera o sulla sua incolumità personale.
Anzi, il duce lo apprezzava molto e si compiaceva delle sue imitazioni e del suo modo di fare spettacolo.
Stasera troveremo sul palco una ricostruzione di uno scorcio di Roma deliziosamente riprodotto da un’efficace scenografia. Anche i costumi sono coevi a quelli della Roma sparita che viene rappresentata, quella dei primi anni del Novecento.
I personaggi in scena sono quelli caratteristici di quell’epoca, volutamente ritratti nel loro aspetto più buffo e marcatamente comico, che si rispecchia nel modo di parlare e negli atteggiamenti tipici di quel periodo.
Veri e propri personaggi romani fino al midollo, studiati con particolare attenzione.
Li troveremo coinvolti in situazioni comiche dal sapore nostalgico, che oscillano tra cinismo e ironia. I personaggi e la storia prendono vita a ridosso di una di quelle famose domeniche di ottobre, quando il tepore autunnale tipico del clima capitolino permette ancora delle belle scampagnate domenicali; “ un’uscita fori porta” come i romani la amano chiamare.
Tutti vogliono ancora godere degli ultimi momenti che annunciano l’imminente arrivo dell’inverno, quando il sole si colora di un caldo arancione e le ombre proiettate dalla sua luce si allungano particolarmente.
Ogni espediente o trovata dei protagonisti è buona per poter partecipare ed approfittare di questa uscita. Tutta la storia si svolge nel cuore del centro di Roma: vedremo finestre e porte che si aprono da cui i nostri entrano ed escono, dando vita a una serie di scenette molto simpatiche.
Tra loro troviamo personaggi multicolore: la deliziosa coppia di innamorati, Augustarello (Daniele Stregapede) e Giggia (Veruska Gianni); il Sor Nicola (Roberto Chinelli), padre di lei, che cerca di ostacolarne l’ amore perché la vorrebbe sposa del figlio del pizzicagnolo un po’ tonto, Giulietto Costarella (Daniele D’Amato), considerato un buon partito perché piccolo imprenditore agiato.
Per questo motivo il ruvido Sor Nicola è in continua lite con sua moglie Cleofe (Oriana Amore), che vorrebbe invece vedere la figlia felice ed innamorata al fianco di chi ama.
Troviamo poi la Sora Dorotea (Alessandra Delfini), sposata con il Sor Cornacchia, un soggetto buffissimo dalla particolare voce stridente (Marco Chiapperino).
La donna del Sor Cornacchia, che ogni tanto si lascia sfuggire una parlata non proprio capitolina, vuole far vedere a tutti che le non manca niente, ma la realtà è evidentemente ben diversa; si trova infatti a dover elemosinare dei vestiti in prestito per fare invidia alle altre donne durante l’uscita fuori porta…
Invece la Sora Petronilla (Loredana Lombardi) è una squattrinata che si atteggia a snob; è sposata con il Sor Orazio (Gianni Perrone), un grande tirchio dall’accento burino, che pur di partecipare l’ottobrata romana si reca al Monte di Pietà ad impegnare qualche suo bene.
E ancora conosceremo il cicchettaro Pietruccio (Cristian D’Amato), una sorta di menestrello dalla particolarissima risata, che si aggira nella piazza raccontando fatti e misfatti di tutti; così la Sora Peppina (Roberta Settele), una chiacchierona impicciona ben contenta di ascoltare, avrà poi modo di poter spettegolare su qualcosa di nuovo.
C’è anche la Sora Cencia (Rossella Dianetti). La donna rimprovera continuamente il marito perché non porta mai a casa un soldo, essendo uno sfaccendato perdigiorno.
Archimede invece (Antonio Stregapede) è un ubriacone. Già di prima mattina lo troviamo con il naso e le guance rosse che si aggira avvinazzato per i vicoli. Lavora come calzolaio, quando è sobrio, ovvero quasi mai. Questo personaggio fu interpretato dal grande Gigi Proietti in “Caro Petrolini”. Stasera gli rende squisitamente omaggio il bravo Antonio, che in alcune espressioni ricorda proprio il grande Petrolini.
Due atti, uno spettacolo che brillantemente vuole riportarci magicamente in quel periodo in maniera spensierata.
Spettacolo adatto soprattutto ad un pubblico maturo, che nostalgicamente ricorderà quelle uscite dialettali e le battute che ormai anche i romani hanno dimenticato.
Lo spettatore si ritroverà immerso in quella atmosfera grazie alla bella scenografia, che riproduce suggestivamente un angolo della città, e ai costumi, così come alle movenze e alle espressività riconducibili inequivocabilmente al contesto rappresentato.
Una piacevole serata all’insegna di una comicità genuina e schietta.
Tredici attori appassionati che vogliono prenderci per mano e farci conoscere la Roma dei nostri nonni.
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