TEATROVID-19 Il teatro ai tempi del Corona
Stasera sono a Piazza Vittorio alla terza edizione di FLAG il “Festival della letteratura e del cinema Arcobaleno”, per la presentazione del libro di Emiliano Reali dal titolo “Bambi – Storia di una metamorfosi” (Avagliano).
L’intervista all’autore si apre con la presentazione del personaggio in copertina, scomparso tempo fa, a cui Emiliano è molto legato. Si tratta della famosa drag queen LaKarl duPigné (Andrea Berardicurti), fondatrice di Dragqueenmania, attivista del circolo Mario Mieli e in prima linea nell’organizzazione della parata dell’orgoglio LGBTQI per molti anni. Insomma, un simbolo sia per lo scrittore che per tutta la comunità LGBTQI. Un personaggio di spicco, che con il suo impegno ha permesso di raggiungere molti traguardi nella lotta per i diritti civili.
(LGBT. È un termine in uso dagli anni novanta, è un adattamento dell’acronimo LGB, per indicare la comunità LGBT dalla fine degli anni ottanta, in quanto molti trovavano che il termine “comunità gay” non rappresentasse accuratamente tutti coloro a cui il termine si riferiva).
L’opera è una trilogia che racchiude tre romanzi scritti in questi anni. Bambi, ci spiega Emiliano, è l’immagine della libertà. Una figura che rompe gli schemi, che sceglie di essere quello che sente e affronta e supera tanti ostacoli per vivere la propria essenza. Dietro lo pseudonimo si cela Giacomo, un ragazzo che anni fa sì trasferì dal nord Italia a Roma insieme alla sua compagna, per poi scoprire la sua femminilità nascosta a sé stesso fino ad allora.
Il libro parla del percorso di trasformazione del protagonista, ma allo stesso tempo offre al lettore l’immagine di qualsiasi forma di cambiamento che ognuno di noi, prima o poi, si trova ad affrontare nella vita.
Per fare ricerca sul mondo della transessualità e studiare a fondo tutti i suoi aspetti, Emiliano ci racconta di aver vissuto per sei mesi in casa con delle persone transessuali. La condivisione degli spazi con alcune di loro che si prostituivano, gli ha permesso di comprendere come la loro scelta non fosse dettata da un desiderio personale, ma dall’impossibilità di trovare un’occupazione in una società in cui qualsiasi datore di lavoro, di fronte a una persona transessuale, rifiuta di assumerla.
Grazie all’incontro con il travestito Desideria, Giacomo si trasforma in Bambi, un nome che noi tutti associamo al famoso personaggio della Walt Disney, quel tenero e dolce cerbiatto con una storia triste, proprio come quella di alcune persone della comunità LGBTQI che vivono mille difficoltà. In realtà l’autore ha scelto questo nome pensando ai viados brasiliani che fuggono alle forze dell’ordine come fossero cerbiatti inseguiti dai predatori.
La storia raccontata nel libro ha attirato l’interesse di più produzioni cinematografiche, e non è detto che in futuro non possa diventare una serie tv. Interessante la scelta di Emiliano di scrivere i tre “capitoli” del libro con uno stile narrativo diverso, come per accompagnare il processo di cambiamento della protagonista con un’evoluzione stilistica.
Al termine della piacevole intervista, Emiliano ha voluto conoscere il pubblico presente, che ha posto delle domande interessanti a cui lui ha amabilmente risposto con la pacatezza, la passione e la profondità d’animo che lo contraddistinguono. Una persona amabile, disponibile, altruista ed impegnata a rompere il muro che separa le persone in base a stereotipi inutili.
Emiliano Reali, oltre a collaborare con “Il Mattino” e “Il Riformista”, è autore anche di storie e favole per bambini e ragazzi ed i suoi libri vengono letti nelle scuole, dove volentieri si reca per conoscere gli studenti, rispondere alle loro domande e confrontarsi con loro.
Ringrazio Emiliano Reali, per aver corretto alcune mie imprecisioni riguardanti alcuni termini non esatti che avevo utilizzato nella bozza.
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