Ormai posso dire, vista la mia assidua presenza in questo luogo, di essere di casa al Teatro Marconi, anzi, posso dire proprio di sentirmi a casa.
Una casa particolare, ricca di sorrisi, emozioni, di incontri che possono solo fare piacere.
Frequentare questo posto mi fa anche capire quanto la pandemia ci ha tolto a livello di contatti umani, così realizzo quanto il morbo abbia reso difficile la vita a chi vive di teatro. Loro, nonostante tutto, all’arrivo degli ospiti sorridono, sono sempre accoglienti.
Come se nulla fosse accaduto, come se mai il filo della continuità si fosse interrotto, nascondendo le difficoltà che hanno coriacemente affrontato, sono di nuovo qui oggi ad ospitarci per una nuova e deliziosa serata.
Attori, ma anche organizzatori, staff, tecnici, come se nulla fosse accaduto, portando silenziosamente e fieramente le loro cicatrici come dei veterani; sopravvissuti ad una guerra contro un destino avverso, sono qui.
La dura esperienza e la sofferenza le tengono dentro, senza farcelo pesare. Sanno che ora è il tempo di risorgere, di ricominciare a lavorare per intrattenere il pubblico. E allora la tristezza del periodo passato, l’incertezza, le paure, lasciano posto ad una profusione di sorrisi accoglienti che ci invitano a ritornare nel loro mondo, con loro. Grazie di questo calore.
La serata in compagnia di Francesca Nunzi si presenta come una sorpresa inaspettata. Ritrovo oltre a lei infatti, più di metà dello strepitoso cast dello spettacolo andato in scena pochi giorni fa, proprio qui, dal titolo “Ma il cielo è sempre più blu”.
Due attori sono tra il pubblico, cinque attrici invece sul palco insieme accompagnano Francesca, oggi nei panni di scrittrice, in questa presentazione, intervista e lettura di alcune pagine del suo libro.
Libro divertente che nasce grazie all’esperienza vissuta con tre uomini di casa Nunzi: il marito e i due figli. Loro, come ogni uomo esistente, vivono il dramma di non trovare mai le cose che cercano in casa, anche quando ce le hanno sotto il naso.
Francesca sull’argomento scrisse un post divertente su Facebook che riscontrò, soprattutto tra le donne, che riconoscevano i propri mariti in quella descrizione, tanta partecipazione. Da qui l’idea di farne un libro.
Tiziana Sensi, nelle vesti di una deliziosa presentatrice e intervistatrice, dà il via alla serata, interloquendo con l’autrice e presentando le sue colleghe, che a turno leggono alcuni divertenti estratti del libro.
Silvia Mazzotta, Caterina Gramaglia, Marina Vitolo, Silvia Brogi ci introducono nel mondo dell’ uomo che non trova più il suo…emh…uccello, e chiede aiuto alla moglie, che in maniera molto simpatica, tra battute e situazioni paradossali, lo aiuta nella sua ricerca…Molto divertente.
Francesca ci racconta che gi uomini intelligenti e spiritosi hanno colto l’umorismo del suo racconto, altri forse, riconoscendosi nel protagonista, si sono risentiti e hanno commentato piccati…
Tra il pubblico troviamo anche Tonino Tosto e Felice Della Corte, quest’ultimo simpatico e onnipresente direttore del teatro. Poi l’immancabile Marco Simeoli che, provocato da Tiziana, non può esimersi dal riempire la serata con un paio di battute che suscitano le risate dei convenuti.
Dopo un’ oretta passata insieme ad ascoltare divertiti e a sorseggiare un rinfrescante aperitivo, Francesca ci saluta.
La mia sensazione? Quella di una cordiale serata tra amici, molto intima, rilassante e al contempo ritemprante, in compagnia di bravi attori. Tra i presenti ho riconosciuto qualche giornalista, qualche scrittore, il responsabile della comunicazione, ma anche semplici e affezionati spettatori.
Sentendo queste brave attrici raccontare ed interpretare le pagine del libro, mi è venuto in mente che un audiolibro potrebbe essere un’ idea vincente!
Nel frattempo, mentre preparo un’intervista con lei, vi invito a leggerlo!
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