Una biografia per scoprire la vita dell’uomo e dell’artista
Ugo Tognazzi. Attore, mattatore, antieroe, regista, cuoco… i mille volti di un artista che, in circa cinquantacinque anni di carriera, si è diviso tra teatro, cinema, televisione e cucina. Per festeggiare i suoi 100 anni la casa editrice Edizioni Sabinae pubblica la biografia scritta da Chiara Ricci Ugo Tognazzi, ridere è una cosa seria, in libreria dal 7 marzo.
Thomas Robsahm, Ricky, Maria Sole e Gianmarco Tognazzi, Italo Moscati, Maurizio Costanzo, Orietta Berti, Ugo Gregoretti, Arturo Brachetti, Corinne Clery… sono soltanto una parte di coloro che hanno partecipato a questo libro impreziosendolo dei loro ricordi e dei loro racconti.
Ugo Tognazzi, ridere è una cosa seria desidera essere un inno alla comicità, al talento, al cinismo e ai numerosi volti dell’attore considerato tra i moschettieri della nostra “commedia all’italiana” (assieme a Vittorio Gassman, Alberto Sordi, Nino Manfredi e Monica Vitti) e l’unico tra tanti ad aver rivendicato il sacrosanto “diritto alla cazzata”. Perché ridere è una cosa seria!
“Ci sono persone che hanno missioni, e cercano di svolgerle in pubblico e privato, Ugo Tognazzi, con o senza Raimondo Vianello, ne aveva una sola: sperimentarsi, trovarsi giorno per giorno; come tutti gli italiani, nati negli anni precedenti la seconda guerra mondiale, in cerca continua di identità. Molti conoscono come si è sviluppata la vita di un ragazzo di Cremona che lavorò in un salumificio, venne nutrito dalla cultura scolastica del fascismo (libro e moschetto, fascista perfetto). Il ragazzo era finito inevitabilmente in divisa e sentiva profondamente di dover imboccare la missione della vita: diventare comico, cercare nell’arte della risata, insieme a pubblici di ogni risma, da quello borghese a quello popolare, una via di fuga felice verso il futuro”. (dalla prefazione di Italo Moscati)
Scrivi a: redazione@viviroma.tv