Vivi Roma, a passeggio per la città
Mostra scambio
Hotel Mercure Roma
4/5 febbraio 2023
Erano anni che pensavo di partecipare a questa fiera annuale. Finalmente mi sono deciso a fare un salto quest’anno, anche se con un certo timore…
Perché? Oltre a gadget, libri, riviste, soldatini, magliette e modellini, le due sale super affollate di appassionati e collezionisti sono ricche di interessanti cimeli originali. Il mio timore purtroppo è stato confermato. Sui banchi degli espositori erano sistemati pezzi piuttosto rari e dunque a prezzi spesso inavvicinabili.
Elmetti prussiani, quelli con l’inconfondibile spuntone sulla sommità, ma anche della Prima e della Seconda Guerra Mondiale di varie nazionalità: francesi, italiani, tedeschi, americani, inglesi, ma anche polacchi, ungheresi, romeni… poi maschere anti gas, baionette, bisacce, borracce, divise, cinte, cappelli, medaglie, monete, cartoline, foto, pugnali… un vero e proprio museo con migliaia di oggetti legati all’ambito bellico.
Alcuni pezzi sono più abbordabili, ma molti sono davvero rari e dunque piuttosto costosi. Un esempio? C’era un elmetto da paracadutista tedesco della guerra d’Africa con tanto di effige, del valore di ben 7.000 euro, ma anche elmetti più classici, come quelli dell’esercito tedesco, che in ottimo stato si vendevano intorno ai 500 euro, o i cappelli coloniali italiani, reperti anche questi della guerra d’Africa, venduti intorno ai 400 euro… e via dicendo. Prezzi che variano da venditore a venditore, ma soprattutto dal grado di conservazione del cimelio.
Alcuni di questi pezzi sono stati trovati per caso nella cantina di qualche nonno, altri ritrovati impolverati in vecchi magazzini dimenticati, o rinvenuti in una discarica, o trovati in qualche mercatino di chincaglieria, o ancora acquistati da chi li svendeva a buon prezzo per disfarsene, o acquistati da collezionisti esperti che ne hanno fiutato l’investimento e oggi li rivendono qui.
Buona parte dei pezzi sono risalenti al Ventennio come busti del duce, medaglie commemorative, quaderni e libri di propaganda, fez, divise da gerarca… Ma anche molti pezzi provenienti dalla Germania nazista, come giornali e riviste dell’epoca, gradi, divise, ma anche riproduzioni di armi fedeli all’originale.
L’ingresso all’esposizione di 450 mq è libero, la mostra è aperta dalle 9.00 alle 18.00 per visitare le sale e per fare acquisti o scambi.
Nella sala riservata alle conferenze è stato presentato dallo stesso autore Stefano Savino, il libro “ 1944, La Decima Mas a Littoria” e in seguito “Varco! Genieri all’assalto” di Federico Pirola. Presente per un esibizione, anche la Fanfara dei Bersaglieri di Ladispoli.
Insomma un salto nella storia attraverso l’oggettistica bellica che appassiona molti amatori e collezionisti.
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